Cina: costruzione della rete di ricarica delle auto elettriche
  2014-07-21 18:58:29  cri

Recentemente in Cina, con il varo di una serie di agevolazioni da parte del governo centrale e delle autorità locali, le auto elettriche sono di nuovo al centro dell'attenzione generale. Tuttavia, alla spalle della febbre sempre maggiore per veicoli del genere, le difficoltà di ricarica continuano ad essere la maggiore strozzatura che limita lo sviluppo di quest'industria emergente. Nel contempo, la soluzione del problema offre anche delle nuove opportunità alle molte imprese di energie rinnovabili cinesi. Ecco di seguito un nostro servizio in merito:

Nel 2013, la vendita di auto elettriche in Cina si è attestata a quota 26 mila esemplari. Anche se rispetto alla produzione e vendita di auto dell'intero anno, entrambe superiori a quota 20 milioni, questa cifra pare ridicola, diversi esperti prevedono che per gli effetti delle agevolazioni, quest'anno si avrà un boom di vendite di veicoli elettrici, con una vendita annua che potrebbe raggiugere i 60-150 mila esemplari. Così il 2014 potrebbe diventare il primo anno dell' epoca delle auto elettriche in Cina. Per far accettare veramente le auto elettriche al pubblico, oltre ai sussidi e alla riduzione delle tasse per l'acquisto, diverse località, come Shenzhen, Shanghai e Beijing, stanno collaborando con le aziende per accelerare la costruzione di impianti di ricarica.

Shenzhen è una città cinese che ha iniziato ad usare piuttosto presto e su vasta scala veicoli elettrici come mezzi pubblici e taxi, e ad assicurare che corrano con un sistema di gestione sicura, questo grazie alla Potevio New Agency Co.Ltd, che è riuscita a creare nella città la più grande rete mondiale intelligente di ricarica di auto elettriche. Secondo quanto illustrato, l'azienda possiede oltre 900 stazioni di ricarica nella città, che ogni giorno servono quasi 4 mila autobus e oltre 800 taxi elettrici, risolvendo brillantemente il problema. Facciamo un esempio, per la ricarica di un taxi occorre circa un'ora e mezza, l'elettricità costa 0,45 yuan al chilowattora, la carica completa è di 63 chilowattora, che bastano per 200 chilometri, un rapporto qualità-prezzo molto migliore di quello delle auto tradizionali. In una stazione di ricarica, abbiamo visto una serie di taxi e autobus elettrici, ma senza nessuna coda o disordine. Nel contempo, l'azienda ha anche creato un centro di controllo che raccoglie in tempo reale dati sotto vari aspetti. Il responsabile del centro ha spiegato:

"Questo nostro centro di controllo ha i seguenti sistemi per garantire il controllo dell'intero processo di ricarica e di funzionamento e la sicurezza delle batterie. Innanzitutto abbiamo un sistema di controllo della rete, che monitora in tempo reale le batterie, il voltaggio, la corrente e la temperatura del veicolo e degli impianti nel processo di ricarica, così da garantirne la sicurezza. In caso di anomalia di temperatura o di voltaggio, il nostro sistema dà l'allarme, per cui, secondo il numero di riconoscimento dell'auto, possiamo raggiungere la sua posizione e quella della sua stazione di ricarica, così i nostri ingegneri possono raggiugerle immediatamente per la riparazione".

Il vice direttore generale dell'azienda Jiang Jianping ci ha rivelato che la loro azienda ha investito ben 2 miliardi di yuan nelle nuove energie, la metà dei quali a Shenzhen, e la piattaforma di controllo, che combina funzionamento, servizi e monitoraggio, è il frutto della loro ricerca e sviluppo. Secondo lui, la piattaforma va valorizzata ulteriormente:

"Alla fine i dati raccolti sulla piattaforma possono essere condivisi dal settore. I nostri dati sono molto preziosi, perché sono molto utili per lo sviluppo dell'industria delle nuove energie e per la trasformazione per suo tramite della Cina da grande paese a potenza dell'auto. Questi dati saranno anche molto utili per le future analisi dell'industria, ivi compresi i materiali delle batterie, le abitudini della clientela, i prezzi, ecc. dell'intera catena industriale".

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