Il 15 luglio, la piccola città di Fortaleza, sulla costa atlantica del Brasile, è nuovamente balzata all'attenzione dei media, che si è spostata dai campi da calcio ai posti a sedere che saranno occupati dai leader politici di diversi paesi. I leader di Brasile, India, Cina e Sud Africa si sono riuniti in questa città per il sesto incontro dei rappresentati dei paesi BRICS, in occasione del quale è stata annunciata l'istituzione della Banca nazionale per lo Sviluppo e di un fondo di riserva per le emergenze. L'istituzione di questi due grandi organismi – una banca mondiale e un fondo monetario internazionale in "versione BRICS" – farà in modo che i paesi emergenti possano ottenere un maggior diritto di parola sulla scena globale. La banca sarà a Shanghai, e sarà la prima volta che un'organizzazione economica internazionale avrà la propria sede generale in Cina.
Durante questo sesto incontro tra i leader dei BRICS - che si è tenuto il 15 luglio - in rappresentanza dei leader dei cinque paesi, i ministri delle finanze hanno siglato l'accordo per l'istituzione di una Banca nazionale per lo Sviluppo. Il Ministro delle Finanze cinese, Lou Jiwei, ha firmato il documento a nome del governo della Cina, mentre il capo di stato cinese, Xi Jinping, in un suo intervento ha così affermato:
"Grazie all'impegno profuso da tutti, oggi siamo riusciti a raggiungere un accordo sull'istituzione di una Banca nazionale per lo Sviluppo, fatto che ha un significato importante, che sarà di vasta portata e che dimostra la volontà politica di unità e cooperazione tra i paesi BRICS per uno sviluppo comune. Questo non aumenterà il loro diritto di parola negli affari finanziari internazionali, ma porterà dei benefici ai popoli dei paesi in via di sviluppo. Ringrazio tutti per il loro sostegno nel voler costituire la sede generale a Shanghai. Collaboreremo volentieri e in modo stretto con tutti per preparaci bene e assicurare l'operatività della banca il prima possibile."
Lo stesso giorno, il presidente della Banca del Popolo cinese, Zhou Xiaochuan, a nome del governo del suo paese, ha firmato con i rappresentanti di Brasile, Russia, India e Sudafrica l "Accordo sull'istituzione della Riserva d'emergenza dei paesi BRICS". Il volume di questa riserva, già battezzata con il nome di "mini-Fondo Monetario Internazionale", sarà pari a 100 miliardi di dollari, e avrà la funzione di fornire capitali nel caso in cui i paesi membri dovessero trovarsi a fronteggiare una situazione finanziaria d'emergenza, come un deflusso di capitali o una crisi del debito. Sentiamo le parole pronunciate in merito dalla presidente brasiliana, Dilma Rousseff:
"Oggi abbiamo istituito ufficialmente la Banca nazionale per lo Sviluppo dei paesi BRICS e un fondo di riserva per le emergenze. Questo è un passo importante che ci aiuterà a migliorare la governance globale. Abbiamo ribadito, attraverso la nostra dichiarazione, di voler rafforzare ulteriormente la cooperazione sulle questioni internazionali e regionali. Tutto questo ha dimostrato che, anche se siamo geograficamente lontani, ci siamo dedicati a costruire una partnership stretta e solida, che favorirà a migliorare il sistema e l'ordine a livello internazionale. "
La Banca nazionale per lo Sviluppo dei paesi BRICS è la prima al mondo ad essere stata istituita con lo scopo principale di sostenere i paesi dei mercati emergenti. Questo significa che i BRICS, che costituiscono il 21% dell'economia globale e il 40% delle riserve in valuta estera, giocheranno un ruolo importante. Nel suo discorso, Xi Jinping ha indicato che, per l'occasione, i paesi BRICS dovranno pianificare un nuovo progetto di cooperazione per divenire costruttori aperti dell'economia mondiale.
"Sulla base del bilancio delle esperienze passate e sulla pianificazione un nuovo progetto di cooperazione, ritengo che questo piano appena varato possa aiutare a costituire una partership più stretta, completa e solida tra i paesi BRICS. Questo ci ha richiesto di sviluppare una collaborazione unica tra i nostri paesi, aderendo ad uno spirito di apertura per ottenere dei vantaggi, rafforzare la cooperazione economica, promuovere e migliorare un grande mercato globale per divenire aperti costruttori dell'economia mondiale."
Nel 2009, la cooperazione tra i BRICS ha visto la creazione di un meccanismo per l'incontro tra i leader di questi paesi. Negli ultimi anni, la loro collaborazione ha costituito un quadro in cui i cinque paesi si sono coordinati per esprimere una sola voce, in particolare su temi caldi internazionali e regionali, come l'anti-terrorismo, i problemi del Medioriente, dell'Afghnistan, della Siria e dell'Ucraina. Sul fatto che la politica internazionale, l'economia e la cooperazione concreta debbano andare di pari passo, la presidente brasiliana, Dilma Rousseff, ha aggiunto queste parole:
"Attraverso questa cooperazione, abbiamo avuto l'occasione di ridiscutere alcuni importanti problemi che riguardano il settore economico e quello politico. Abbiamo anche parlato di guerre e temi caldi a livello regionale, soprattutto della situazione in Medioriente, come il problema siriano e iracheno, il conflitto tra Israele e Palestina, insieme agli ulteriori sviluppi degli eventi in corso in Ucraina. Ci siamo resi conto che abbiamo ottenuto progressi per quanto concerne la situazione globale, anche se dobbiamo metterci al lavoro per mettere a punto un progetto che porti ad una soluzione completa e duratura, in cui il dialogo costituisca il fattore più importante. Invitiamo dunque tutte le parti ad impegnarsi nel dialogo, e ad essere d'accordo sul fatto che per la soluzione delle difficili questioni regionali dobbiamo tutti compiere uno sforzo in seno alla comunità internazionale, e che questo non debba coinvolgere solo i paesi interessati. "