BRICS: possibile istituzione di una Banca per lo sviluppo e di un fondo di riserva
  2014-07-15 23:22:03  cri

 

Il 15 luglio, si è tenuto in Brasile il sesto summit dei paesi BRICS. L'aspetto più in evidenza di questo appuntamento è stata la discussione sulla firma di un accordo per l'istituzione di una Banca nazionale di Sviluppo dei paesi BRICS, e di un fondo di riserva. Ciò sta a significare che, in futuro, i paesi emergenti avranno i propri organismi finanziari internazionali guidati da loro stessi. Gli esperti hanno indicato che la fondazione di questi due organismi costituisce la risposta più decisa nei confronti dei dubbi avanzati dalla comunità internazionale sulla "perdita di vitalità" delle economie di questi paesi.

Durante la convocazione del summit in Brasile, molti media esteri si sono pronunciati sul declino dei paesi BRICS. Alcuni hanno commentato che il meccanismo da loro messo a punto ha perso di vitalità. A questo proposito, il vice direttore della Facoltà di Relazioni Internazionali dell'Università Renmin, Jing Canrong, ha indicato che, anche se i paesi BRICS stanno affrontano alcune difficoltà nell'immediato, il loro potenziale di sviluppo a lungo termine è ancora buono e che, come gruppo, la sua voce nel mondo è divenuta sempre più rilevante.   

"In questo momento, i media stranieri parlano del declino dei paesi BRICS, e il motivo specifico è nel rallentamento delle loro economie. Per esempio, la Cina è la locomotiva dello sviluppo economico di questi paesi, ma ora la sua forza motrice non è più potente come in precedenza, e la situazione degli altri BRICS è lievemente peggiore. Tuttavia, la maggior parte degli economisti ritiene che questa sia una tendenza a breve termine. A medio e a lungo termine, per esempio nell'arco di vent'anni, la vitalità economica dei paesi BRICS sarà migliore rispetto a quella dei paesi occidentali. Questo significa che la loro quota nel mercato mondiale tenderà al rialzo, e con il loro peso economico in salita, il loro diritto a pronunciarsi negli affari politici internazionali sarà ancora maggiore."

L'aspetto più importante di questo summit è l'istituzione della Banca nazionale di Sviluppo dei paesi BRICS. Secondo quanto appreso, il capitale iniziale della banca sarà pari a 50 miliardi di dollari. Il direttore dell'Istituto della Ricerca sull'Economia mondiale dell'Accademia cinese di Relazioni Internazionali, Chen Fengying ha indicato che la costituzione di questo ente finanziario favorirà lo sviluppo economico di questi paesi.   

"La Banca nazionale dei paesi BRICS potrà accedere sul mercato e avrà la responsabilità di compensare le funzioni delle altre banche di sviluppo, come la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale, che non hanno prestato molta attenzione ai mercati emergenti, soprattutto ai problemi legati alla crescita dei paesi BRICS. Dunque, l'obiettivo della Banca dei BRICS sarà quello di appoggiare lo sviluppo sostenibile di questi paesi e le economie dei mercati emergenti. Il risultato del suo sviluppo sarà quello di rendere più vitale il nostro sistema finanziario."

Oltre alla Banca nazionale dei paesi BRICS, tutti ormai parlano dell'istituzione di un fondo di riserva di 100 miliardi di dollari in valuta estera. Questo fondo, da usare in caso d'imprevisti, sarà un efficace meccanismo messo in campo dai BRICS per affrontare insieme i rischi finanziari.

Sul ruolo che svolgerà la Cina nella creazione di un meccanismo di sviluppo sostenibile e stabile, il vice direttore della Facoltà di Relazioni Internazionali dell'Università Renmin, Jin Canrong, ha affermato che il paese ricoprirà principalmente due funzioni, quella di sostegno alla cooperazione interna ai paesi BRICS e quella di promozione della giustizia nel sistema finanziario internazionale.  

"Il ruolo della Cina, da un lato, sarà quello di promuovere la cooperazione interna ai paesi BRICS, per esempio l'istituzione della Banca e del fondo di assistenza reciproca. In queste due istituzioni, il ruolo della Cina sarà certamente in evidenza, e lo sviluppo degli altri paesi BRICS sarà da loro favorito. D'altro canto, se queste funzioneranno bene e occuperanno una posizione di uguaglianza rispetto alle altre istituzioni finanziarie che operano in questo senso, svolgeranno un ruolo positivo nella promozione del commercio internazionale e nell'imparzialità del sistema finanziario a livello globale. Ora, senza dubbio, il commercio internazionale e il sistema finanziario sono a guida americana e non sono completamente giusti nei nostri confronti. Al momento, il ruolo della Cina nel protestare contro questo sistema non è grande, ma se a parlare saranno cinque paesi, la pressione sarà maggiore, e questo sarà positivo per modificare l'ordine finanziario internazionale, in cui oggi esistono ormai delle ingiustizie. "

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