L'8 luglio, il coordinatore generale dell'Ue per la lotta al terrorismo Gilles de Kerchove ha rivelato che il numero di giovani dei paesi dell'Ue che si recano in Siria, Somalia e Sudan per unirsi a delle organizzazioni estremiste presenta una tendenza alla crescita, per cui i paesi dell'Ue stanno studiando di varare delle misure di risposta e di condividere i dati, così da prevenire congiuntamente dei possibili pericoli latenti.
Il 6 luglio, i ministri degli Interni di Belgio, Gran Bretagna, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Olanda, Spagna e Svezia hanno iniziato una riunione a Milano per studiare il varo di una serie di misure rivolte ai terroristi che ritornano in Europa da Siria e Libia dopo aver partecipato alla cosiddetta "guerra santa". Finora i dettagli di queste misure non sono ancora stati rivelati.