A seguito della fondazione della zona di libero scambio di Shanghai lo scorso anno, quest'anno anche Guangdong, Tianjin e altre province costiere hanno iniziato a gareggiare a intorno a questo tema, e intendono provarci anche Chongqing, Xi'an e altre città dell'entroterra. Nella prima metà del 2014, la costruzione delle zone di libero scambio cinese è avanzata stabilmente tra il frastuono e l'agitazione generale.
Secondo le statistiche non complete, in oltre venti dei rapporti di lavoro governativo provenienti da varie zone della Cina si fa esplicito riferimento all'intenzione di costruire zone di libero scambio. Il governo centrale ha tuttavia posto un "freno leggero" per attenuare tale tendenza. Recentemente il vice segretario generale della Commissione statale per lo Sviluppo e la Riforma Fan Hengshan ha affermato apertamente che "in generale la costruzione delle zone di libero scambio deve essere attiva e stabile", e deve anche essere sufficientemente argomentata e diffusa sulla base dei risultati conseguiti e dei metodi adottati.