Il 19 aprile, la Guardia Costiera della Corea del Sud ha riferito che le operazioni di soccorso al traghetto affondato "Sewol" procedono velocemente, tuttavia, fin'ora, non è ancora stato rinvenuto alcun segnale di risposta proveniente dall'interno della nave. Alle 10 del mattino del 19 aprile, ora locale, le vittime accertate sono salite a 29 mentre sono più di 270 i dispersi, tra cui si contano 4 cittadini cinesi.
Durante la conferenza stampa tenuta il giorno stesso, la Guardia Costiera sudcoreana ha affermato che i sommozzatori hanno effettuato delle ricerche sott'acqua, che procedono senza interruzione.
Il 19, il comandante del traghetto naufragato "Sewol" è stato raggiunto da un provvedimento di custodia cautelare emesso dalle autorità inquirenti. Dopo l'arresto, ha affermato di essere in parte d'accordo con le accuse contestategli, e si è scusato con i cittadini, chiedendo perdono ai familiari delle vittime. Secondo la legge della Corea del Sud, il comandante dovrà rispondere di cinque accuse, tra cui quella di negligenza, e potrebbe essere condannato all'ergastolo o a più di cinque anni di reclusione.