Il 5 marzo, Sigrid Kaag, coordinatrice dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche e dell'Onu, ha detto che un terzo delle armi chimiche siriane sono state distrutte, e si prevede di completare infine il lavoro della distruzione di tutte armi chimiche siriane entro la fine di giugno. Lo stesso giorno a Ginevra, la Commissione Onu d'investigazione internazionale della Siria, ha affermato che attualmente i civili assediati dalle truppe del governo e dell'opposizione sono più di 250 mila. Questi devono far fronte alle minacce armate, ma anche alla mancanza di cibo, dei beni di sussistenza di base e di assistenza medica, inoltre non possono ottenere l'assistenza umanitaria.
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