Secondo quanto riportato il 3 marzo dall'Ansa, lo stesso giorno al Parlamento Ue, il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha affermato: "L'Eurozona sta andando nella giusta direzione, il bicchiere è mezzo pieno". Per Draghi "contrariamente al pallido quadro che molti dipingono, la zona euro è in una forma migliore rispetto all'inizio della legislatura di questo Parlamento".
"Quattro anni dopo la prima richiesta di aiuto finanziario di un Paese, possiamo dire che il peggio è passato, la volontà politica di tutti quelli coinvolti è stata forte abbastanza da difendere l'integrità dell'eurozona e molti sottovalutano questa volontà", ha spiegato Draghi. "Gli squilibri arretrano e si gettano le basi per il rafforzamento di competitività e crescita, specialmente nei Paesi sotto programma, che hanno compiuto sforzi notevoli per consolidare i bilanci e riparare il settore finanziario". "Troppo presto per dire missione compiuta, i cittadini soffrono dell'aggiustamento, la disoccupazione è ancora troppo elevata, gli Stati devono correggere gli squilibri" ma "si può disegnare un consolidamento amico della crescita mentre le riforme rafforzeranno il potenziale".