Il 12 maggio, a Berlino, i ministri degli esteri di Germania e Turchia hanno tenuto un incontro e una conferenza stampa, in cui sono emerse evidenti divergenze sulla questione siriana. Uno dei temi dell'incontro ha riguardato i due attacchi con autobombe che si sono verificati l'11 maggio nella città di Reyhanli, al confine tra Turchia e Siria, che hanno causato 46 vittime. Il ministro degli esteri turco, Ahmet Davutoglu, ha affermato che la Turchia adotterà tutti i provvedimenti necessari per impedire il verificarsi di atti di violenza in Siria, e spera di poter ottenere il sostegno della comunità internazionale. Guido Westerwelle, ministro degli esteri Tedesco, ha criticato gli attacchi, affermando inoltre che la Germania non dispone ancora di prove sull'utilizzo di armi chimiche da parte della Siria, né che la mano del governo di Bashar al-Assad si nasconda dietro gli attentati esplosivi.
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