Il piano di riforme degli organismi del Consiglio di Stato e della trasformazione delle sue funzioni del 10 marzo indica il futuro avvio di un nuovo round di riforme degli organismi del Consiglio di Stato e la riduzione dei suoi organismi a 25. Secondo quanto illustrato, queste riforme mirano principalmente a promuovere stabilmente la riforma del sistema dei grandi ministeri, a separare l'amministrazione governativa dalla gestione aziendale del settore ferroviario, a integrare e rafforzare gli organismi amministrativi dei settori sanitario, alimentare, farmaceutico, oceanico, energetico, della pianificazione delle nascite, della stampa, della pubblicazione, della radio, del cinema e della televisione. La riforma comprende concretamente la separazione dell'amministrazione governativa dalla gestione aziendale del settore ferroviario, la costituzione della Commissione statale per la sanità e la pianificazione delle nascite, dell'Amministrazione statale per la supervisione e il controllo degli alimenti e dei farmaci, dell'Amministrazione statale per la stampa, per la pubblicazione, per la radio, i film e la televisione, e la ricostituzione dell'Amministrazione statale oceanica e l'Amministrazione statale per l'energia.
Con queste riforme, saranno ridotti di 4 gli organismi del Consiglio di Stato a livello ministeriale, e i loro organi componenti di 2, mentre rimarrà invariato il numero degli organismi del Consiglio di Stato a livello vice ministeriale. Dopo la riforma, gli organismi che compongono il Consiglio di Stato, eccetto l'ufficio generale del Consiglio di Stato, saranno ridotti a 25.
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