Cina: 2013 riordino di 5mila provvedimenti sugli standard di sicurezza alimentare
  2013-02-11 20:51:08  cri

Nel 2013, secondo quanto previsto, saranno portati a termine i lavori di riordino di 5 mila provvedimenti sugli standard di sicurezza alimentare. Gli esperti hanno affermato che questi lavori perfezioneranno ulteriormente il quadro normativo della sicurezza alimentare in Cina e garantiranno con efficacia la vita e la salute pubblica.

Attualmente, in Cina sono state pubblicate 302 norme nazionali standard sulla sicurezza dei prodotti alimentari, tra cui quelli lattiero - caseari, micotossine, pesticidi, residui di farmaci veterinari e uso di additivi alimentari. Pochi giorni fa, a Beijing, il vice Ministro della Sanità, Chen Xiaohong, ha affermato che questi standard coprono migliaia di indicatori nocivi alla salute che coinvolgono vari tipi di alimenti, formando sostanzialmente il quadro normativo della sicurezza alimentare. La fase successiva del lavoro si concentra sull'effettiva applicazione delle norme.

"Il riassetto delle norme sulla sicurezza dei prodotti alimentari secondo quanto previsto, è un lavoro necessario. Prima della fine del 2013, si devono disciplinare ulteriormente le norme locali sulla sicurezza dei prodotti alimentari e la gestione degli archivi normativi aziendali. Dobbiamo intensificare la formazione in termini di implementazione e diffusione della sicurezza alimentare, guidando la comunità e le aziende alimentari a comprendere e ad applicare le norme in modo specifico".

In base alle disposizioni generali di quest'anno sulle attività volte al controllo delle condizioni igieniche in Cina, nel 2013 prenderà il via il piano di monitoraggio sui rischi di sicurezza sui prodotti alimentari nazionali. Tra i più importanti compaiono: cereali, verdure, carne, latte e cibi per bambini, nonché additivi illegali, mentre il controllo sulle contaminazioni alimentari e sugli ingredienti tossici investirà almeno il 50% delle regioni amministrative a livello di distretto rurale. Allo stesso tempo, si perfezionerà il sistema di gestione delle malattie di origine alimentare, e saranno disciplinate le attività di controllo, di ricerca sul campo, di rendiconto e di indagine epidemiologica dei casi di sicurezza alimentare.

Secondo la pianificazione, quest'anno la Cina velocizzerà la revisione e l'elaborazione di standard atti a limitare, negli alimenti, la quantità di microorganismi che provocano malattie. Intensificherà inoltre i lavori di valutazione sulla sicurezza dei prodotti alimentari, pubblicherà al momento opportuno la "lista nera" degli additivi illegali presenti negli alimenti e perfezionerà le relative modalità di controllo.

Di recente, il Ministro della Sanità cinese, Chen Zhu, ha sottolineato che nel 2013 i lavori di sicurezza alimentare non intendono porre l'accento solo su controllo e monitoraggio delle malattie di origine alimentare ed informare l'opinione pubblica sulla prevenzione di tali malattie, ma vogliono anche rendere pubblico e trasparente il riordino delle norme alimentari.

Secondo la presentazione, l'anno scorso il lavoro di monitoraggio e di valutazione sul rischio di sicurezza alimentare ha raggiunto un risultato notevole. In merito al metodo di controllo sull'"olio illegale" seguito con attenzione dall'opinione pubblica, ormai ci sono 7 metodi di rivelazione primaria. Le valutazioni di rischio sono state effettuare anche sui condimenti e sul cromo nei cibi.

In merito, Sun Shuxia, presidente del Comitato sulla nutrizione e sulla sicurezza alimentare cinese, in una intervista in esclusiva concessa al nostro giornalista, ha affermato che attualmente la situazione generale della sicurezza dei prodotti alimentari è piuttosto stabile, sebbene esistano ancora problemi inerenti la sovrapposizione delle funzioni e la confusione delle responsabilità, ossia ci sono sia inutili controlli reiterati, sia "punti cechi".

"In concreto, a causa della struttura industriale eccessivamente interconnessa, ciò non permette ai dipartimenti di controllo una perfetta coordinazione e senza una coordinazione emergeranno sicuramente dei problemi. Attualmente, il problema di fondo è l'incapacità di collegare il sistema, quindi bisogna rafforzare il coordinamento e la sorveglianza nel futuro".

Anche la sicurezza dell'acqua potabile connessa ai prodotti alimentari, attira l'attenzione dell'opinione pubblica. L'anno scorso, le finanze centrali hanno stanziato fondi mirati ai lavori di controllo igienico dell'acqua potabile, costruendo una rete di sorveglianza nazionale che copre 31 province. Quest'anno, la rete sarà ulteriormente ampliata, e in tal senso si svolgeranno anche lavori di ristrutturazione e di approvvigionamento idrico supplementare nelle scuole. Tutto ciò farà chiarezza sulle condizioni generali delle aziende nazionali di approvvigionamento idrico che ne concentrano oltre mille tonnellate ed estenderà il controllo e la supervisione dell'igiene dell'acqua potabile.

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