Secondo quanto riportato dall'Ansa, il 7 febbraio il presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha affermato che i dati disponibili continuano a segnalare un'attività economica debole, ma ci sono le premesse per una ripresa nella seconda parte del 2013.
Draghi ha aggiunto: "L'inflazione è scesa ancora come previsto e dovrebbe restare contenuta", "questo ci permette di mantenere una politica monetaria accomodante". "L'apprezzamento dell'euro - ha detto - è in una certa misura il segno di un ritorno di fiducia". Tuttavia la Bce "monitorerà attentamente" il suo impatto sull'inflazione.
La Banca Centrale Europea ha lasciato il tasso d'interesse di riferimento fermo allo 0,75%. La decisione era ampiamente attesa dal mercato.