Il 20 settembre, dopo il Consiglio dei Ministri il governo italiano ha annunciato di ribassare le stime del Pil per il 2012 e il 2013, e prevede che il 2014 sarà un anno in ripresa. Secondo il rapporto del Consiglio, a causa del peggioramento dell'economia internazionale, in particolare quella dell' Eurozona, il governo italiano ha ribassato la previsione di crescita economica 2012 dal –1,2% al – 2,4% e quella del 2013 dal 0,5% al –0,2%. Durante la conferenza stampa seguita alla seduta, il premier italiano, Mario Monti, ha affermato che "Certo è che se l'Italia non continuasse sulla strada intrapresa per il risanamento dei conti pubblici, non solo i mercati darebbero segnali negativi, ma per l'Italia sarebbe più difficile continuare a esercitare un' influenza in Europa e la cosa si rivolgerebbe in un senso non favorevole per quanto riguarda il nostro paese e per le misure per la crescita".
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