Il 6 luglio è stato reso noto dai media italiani che il Consiglio dei ministri ha approvato una mozione di emergenza, al fine di ridurre le uscite pubbliche. Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ANSA e il quotidiano la Repubblica, il Consiglio dei ministri italiani, dopo sette ore di riunione, ha approvato una mozione. Le misure di austerità principali prevedono il dimezzamento delle province, che entro l'anno dovranno scendere da 110 a 50; la creazione di dieci nuove città metropolitane (Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria); la riduzione degli impiegati della macchina centrale dell'amministrazione pubblica; il taglio della possibilità di "almeno il 10%" del totale dell'organico dell'Esercito, ecc.. Inoltre, secondo il comunicato stampa del 5 luglio sul sito web del governo italiano, l'Italia taglierà le spese, in modo da evitare l'aumento del 2% dell'Iva. Se riuscirà a realizzare queste misure con successo, il risparmio del 2012 raggiungerà i 5 miliardi di euro. I dati hanno dimostrato che il deficit pubblico italiano del primo trimestre del 2012 si è espanso dal 7% dell'anno scorso all'8% del Pil.
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