Il 5 luglio il premier greco, Antonis Samaras, ha osservato che per risolvere la crisi del debito il governo greco accelererà l'applicazione della riforma strutturale e il piano sulla privatizzazione, esprimendo intanto la speranza di poter posticipare di due anni la scadenza della realizzazione dell'obiettivo di risanamento finanziario.
Lo stesso giorno Samaras ha avuto un colloquio con le missioni d'ispezione UE e FMI. A margine dell'incontro la sede del premier greco ha emesso una nota nella quale afferma che il posticipo conterrà in certa misura la recessione ed alleggerirà il fardello sul popolo greco.