Secondo quanto rilevato il 26 giugno dall'Ufficio Studi di Confcommercio, nel 2012 la flessione dei consumi a livello pro capite potrebbe raggiungere il 3,2-3,3% in termini reali, un'evidenza statistica che non avrebbe precedenti nella storia economica dell'Italia.
L'Ufficio Studi di Confcommercio spiega che il netto ridimensionamento delle vendite al dettaglio registrato ad aprile, rappresenta un fatto eccezionale che conferma come la riduzione del reddito disponibile, compresso dall'incremento della pressione fiscale, determini una forte contrazione dei consumi delle famiglie.