Si è aperta una nuova giornata, quella del lutto nazionale italiano, nelle zone dell'Emilia colpite dal terremoto e nuovamente provate dalla forte scossa, di magnitudo 5.1, registrata alle 21.20 di ieri. Ed è stata un'altra lunga notte di paura e di attesa nelle tendopoli e nelle strutture allestite per accogliere gli sfollati. Molti hanno invece preferito passare la notte scorsa all'aperto. Il 4 giugno le scuole sono rimaste chiuse tra il Modenese e il Mantovano. La scossa, avvertita in tutto il Nord Italia, ha avuto epicentro nel Modenese in una zona compresa tra Novi, Cavezzo, Concordia, San Possidonio e Mirandola. Non ha provocato feriti, ma solo qualche malore per lo spavento e nuovi crolli, tra cui quello della torre dell'orologio di Novi, da tre secoli esatti simbolo della cittadina. Nella notte poi un'altra scossa, nella stessa zona, di magnitudo 3.1. E alle 7.26 una nuova scossa di magnitudo 2.5, avvertita tra le province di Modena e Mantova. Poi altre tre scosse, tutte oltre il terzo grado Richter.(Ansa)