Italia: nuova scossa nel Nord, aumentata la preoccupazione della popolazione
  2012-05-30 16:25:41  cri

La mattina del 29 maggio in Emilia Romagna, si è verificato un terremoto di magnitudo 5.8, che attualmente ha provocato almeno 16 morti. Questa è ormai la seconda scossa violenta nella regione dal 20 maggio. Il sisma ha causato non solo morti, feriti e danni materiali gravi , ma soprattutto ha dato grandi preoccupazioni e timori agli abitanti della zona e addirittura a tutto il Nord Italia.

Secondo la notizia resa nota dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il sisma si è verificato alle 9 di mattina circa del 29 maggio, ora locale. L'epicentro si trova nella provincia di Modena, ed è profondo 9.6 chilometri. Secondo quanto illustrato dagli esperti, si è trattato di un terremoto superficiale, e proprio per questo, in molte zone settentrionali dell'Italia e anche in alcune zone dell'Austria si è sentita una scossa fortissima. Dopo la scossa, le zone colpite hanno subito un centinaio di scosse di assestamento.

Evidenti i danni umani e materiali causati dalla scossa violentissima. Secondo il bilancio della Protezione Civile, fino alla pubblicazione di questo articolo, la scossa aveva già provocato 16 morti, un disperso e 350 feriti. Inoltre, secondo una nota emessa dal Consolato cinese a Milano, tra le vittime c'è stato un cittadino cinese, ed il consolato ha già attivato le procedure d'emergenza, sebbene l'identità della vittima sia ancora da confermare..

Per quanto riguarda gli edifici, il terremoto del 20 aveva già avuto ripercussioni su alcune città colpite anche questa volta, ad esempio Mirandola, San Felice, mentre la scossa del 29 ha provocato nuovi danni alle infrastrutture già gravemente danneggiate, e crolli di molti edifici. Inoltre, con 8 mila abitanti rimasti senza casa, più i 6 mila colpiti il 20, l'Emilia Romagna conta ormai 14 mila sfollati. Inoltre, secondo le stime della Coldiretti, la nuova scossa ha devastato molti campi e case rurali, e le perdite nel settore agro-alimentare sono pari almeno a 500 milioni di euro.

Secondo quanto illustrato dalle Ferrovie dello Stato italiane, nonostante un lieve impatto subito dopo la scossa, il trasporto ferroviario è tornato fondamentalmente alla normalità. Mentre secondo la notizia dall'Azienda Italiana Autostrade, dopo il sisma, l'azienda ha subito svolto dei rilevamenti agli impianti autostradali delle zone colpite, ed i risultati mostrano che la rete autostradale italiana non ha subito alcun danneggiamento.

Tuttavia rispetto ai danni materiali che possono essere quantificati, la paura psicologica per il terremoto di tanti italiani è incommensurabile. In meno di dieci giorni ci sono stati due terremoti violentissimi, seguiti da centinaia di scosse di assestamento, e ciò è bastato per far diffondere il panico tra gli abitanti del Nord in particolare tra quelli dell' Emilia Romagna, e la paura è giunta ad un livello tale che basta menzionare la parola terremoto per spaventarsi.

Sulla paura della gente, il governo italiano ha già avviato misure di assistenza psicologica ai sinistrati. Il 29, a Udine, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha affermato di essere convinto che il disastro passerà presto e che sarà sempre vicino alle popolazioni delle zone colpite. La mattina dello stesso giorno, il Presidente del Consiglio, Mario Monti, ha presieduto una conferenza stampa, pronunciando anche un discorso televisivo, per alleviare le preoccupazioni della gente sulle continue scosse. Il premier ha promesso che il governo si impegnerà al massimo per attuare misure di risposta, così da aiutare la gente a tornare alla normalità.

Tuttavia, Stefano Gresta, presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha avvertito che la durata della sequenza sismica al Nord è molto lunga, e non sono da escludere altre scosse violente. Eliminare completamente la paura del terremoto, quindi richiederà ancora del tempo.

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