Il 14 aprile il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato all'unanimità una risoluzione, decidendo di inviare una prima squadra composta al massimo da 30 osservatori militari non armati che instaurerà rapporti con le parti interessate e farà rapporto sullo stato di applicazione dell'interruzione delle violenze armate su tutti i fronti.
Il rappresentante permanente all'Onu della Russia, Vitaly Churkin, nel suo discorso seguito alla votazione ha affermato che la Russia e alcuni paesi membri del Consiglio di Sicurezza hanno apportato dei "cambiamenti concreti" alla versione precedente, rendendola "più equilibrata" e "maggiormente rappresentativa della situazione reale". Ha inoltre confermato che la Russia invierà un osservatore.
Il rappresentante permanente all'Onu della Cina, Li Baodong, nel suo discorso ha espresso la speranza del suo paese affinché il gruppo d'avanscoperta possa rispettare pienamente la sovranità della Siria, utilizzando in modo rigoroso i poteri conferiti dal Consiglio di Sicurezza e operando in modo neutrale, obiettivo ed imparziale.
Il rappresentante permanente all'Onu della Siria, Bashar Jaafari, ha dichiarato che la Siria ha sin dall'inizio accolto con favore gli sforzi di mediazione di Annan ed ha messo in atto la sua proposta in sei punti. Ha chiesto nel frattempo ai paesi interessati di interrompere i finanziamenti e l' addestramento nei confronti delle forze di opposizione.
Lo stesso giorno l'alto rappresentante della Politica estera e di sicurezza dell'Unione europea, Catherine Ashton, ha rilasciato una dichiarazione in cui ha affermato di aver accolto con favore la risoluzione. Ha poi sollecitato il governo siriano a cambiare le proprie politiche in quest'occasione, cooperando a pieno con la squadra d'avanscoperta.