Il 6 aprile il Movimento per la liberazione nazionale Azawad, la forza armata principale dei Tuareg a Nord del Mali, ha rilasciato una dichiarazione, nella quale ha annunciato l'indipendenza della regione dell'Azawad. Gli Usa, la Francia, e alcune organizzazioni internazionali, come l'Unione africana e la Comunità Economica degli Stati dell'Africa Occidentale, hanno dichiarato di non riconoscere l'indipendenza della suddetta regione.
Il portavoce dell'alto rappresentante dell'UE per la politica estera e di sicurezza ha affermato che l'UE appoggia l'integrità di territorio e di sovranità del Mali, e si oppone a qualsiasi atto mirante a separare l'integrità della sovranità del Mali, invitando le varie parti a risolvere il problema attraverso il dialogo.
Inoltre lo stesso giorno il Comitato nazionale per la ripresa della democrazia e la ricostruzione del paese fondato dai golpisti ha firmato un accordo quadro con la Comunità Economica degli Stati dell'Africa Occidentale, nel quale ha affermato che trasferirà il potere al presidente dell'Assemblea nazionale del paese, chiedendo al presidente Toumani Touré di dimettersi, e all'Assemblea nazionale di elaborare leggi per condonare i membri del comitato.