Comunicato di Shanghai: contributo per la normalizzazione delle relazioni sino-americane e definizione di "una sola Cina"
  2012-02-28 19:04:31  cri
Il 28 febbraio 2012 ricorre il 40° anniversario della pubblicazione del Comunicato di Shanghai tra Cina e USA. Quarant'anni fa, i leader dei due paesi con grande saggezza e lungimiranza politica hanno colto l'occasione e hanno preso una decisione, hanno realizzato il viaggio di Richard Nixon in Cina per rompere il ghiaccio, e hanno anche pubblicato il Comunicato di Shanghai per avviare le relazioni tra i due paesi. Oggi, dopo i grandi cambiamenti che hanno scosso il mondo negli ultimi 40 anni, possiamo comprendere ancor più chiaramente il Comunicato e il suo profondo significato.

In primo luogo, la visita di Richard Nixon in Cina e la pubblicazione del Comunicato di Shanghai hanno rappresentato una vera svolta per le relazioni sino-americane. Da quel momento i due paesi hanno terminato il confronto e l'isolamento durato due decenni, normalizzando i loro rapporti e dando inizio ad un nuovo periodo. Nei due decenni precedenti, gli USA avevano attuato una politica di contenimento nei confronti della Cina, i due paesi non avevano relazioni diplomatiche, e neppure relazioni economiche, commerciali o scambi di personale. Tuttavia, nel Comunicato di Shanghai, pubblicato nel 1972, le due parti hanno confermato, pur non avendo lo stesso sistema sociale, di aver entrambe acconsentito, sulla base dei cinque principi di Coesistenza Pacifica, a normalizzare i rapporti, ad aumentare gli scambi in diversi ambiti e a sviluppare il commercio bilaterale, creando nuove prospettive per le relazioni reciproche. Si può dire che sia stato proprio il Comunicato di Shanghai ad aver avviato il processo di normalizzazione delle relazioni sino-americane

In secondo luogo, il Comunicato di Shanghai è molto importante per aver stabilito il principio di "una sola Cina" nella comunità internazionale. Nel Comunicato, la parte americana ha così dichiarato: La parte americana si rende conto che tutti i cinesi delle due sponde dello stretto di Taiwan considerano la Cina sola e unica, e che Taiwan appartiene alla Cina. Su questa posizione, il governo americano non ha opinioni contrarie.

La dichiarazione della parte americana è già diventata la spiegazione classica della politica di "una sola Cina". Ancora oggi, parlando di questo principio, il governo e gli studiosi americani citano il Comunicato di Shanghai. La politica di "una sola Cina" è la base politica delle relazioni sino-americane, stabilita dal Comunicato di Shanghai.

In terzo luogo, la pubblicazione del Comunicato di Shanghai ha migliorato l'ambiente internazionale della Cina. Innanzitutto ha cambiato le condizioni della Cina di avere molti rivali esteri dal punto di vista strategico, migliorando evidentemente la sicurezza del paese. E poi, nella seconda metà del 1971, la ripresa della Cina del suo posto legittimo all'ONU e lo "scongelamento" delle relazioni sino-americane hanno svolto un grande ruolo nella promozione degli affari esteri della Cina, attirando alcuni paesi occidentali, originariamente esitanti e guardinghi, a stabilire delle relazioni diplomatiche con la Cina. Un esempio rilevante è il Giappone, che ha stabilito le relazioni diplomatiche con la Cina nel settembre del 1972, influenzato "dall'impatto Nixon".

In quarto luogo, il disgelo delle relazioni sino-americane ha contribuito al mantenimento della pace mondiale, ha innanzitutto mitigato la situazione della regione Asia-Pacifico dal punto di vista generale e ha moderato le relazioni USA-Russia nel periodo più intenso della Guerra Fredda.

Sono ormai trascorsi quarant'anni dalla pubblicazione del Comunicato di Shanghai, e anche se nello sviluppo delle relazioni sino-americane c'è sempre stato qualche ostacolo, i risultati di oggi superano le aspettative che i più ottimisti avevano fatto inizialmente. I fatti degli ultimi 40 anni hanno dimostrato che l'amicizia e la cooperazione tra Cina e USA è una tendenza irreversibile, e il futuro delle relazioni sino-americane sarà ancor più roseo.

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