Dopo la ratifica del Fiscal Compact durante il Summit UE del 30 gennaio da parte di 25 Stati membri, ad eccezione di Gran Bretagna e della Repubblica Ceca, il 31, la Danimarca, la Svezia e la Repubblica Ceca hanno avuto reazioni diverse in merito.
All'interno della Danimarca, paese presidente di turno UE, la maggioranza dei partiti ha espresso l'appoggio al Patto di Bilancio. Parlando dei risultati conseguiti nel vertice, il primo ministro Helle Thorning-Schmidt si è detta molto soddisfatta.
Dal canto suo, il primo ministro svedese, John Fredrik Reinfeldt, ha osservato che l'adesione al patto permetterà al suo paese di mantenere un tasso d'interesse piuttosto basso e una tendenza economica ottimistica, ma non significa un ingresso nell'eurozona da parte della Svezia.
La mancata firma del documento da parte del premier ceco, Petr Necas, ha suscitato opinioni discordanti nel suo paese. La decisione ha accolto il favore del presidente ceco, Klaus Schwab, subendo però le critiche del ministro degli Esteri, Karel Schwarzenberg e dell'opposizione, secondo cui, l'atteggiamento ha peggiorato la posizione della Repubblica Ceca nei negoziati nell'UE.