La sera del 13 dicembre, il governo belga ha affermato che gli attacchi di granate e sparatoria in Belgio hanno provocato 5 morti e 123 feriti. La sera dello stesso giorno, il primo ministro belga, Elio di Rupo, in un discorso ha annunciato che questo è "un terribile caso criminale isolato", non legato al terrorismo.
Lo stesso giorno, a Firenze, città italiana famosa per il turismo, si è verificata una sparatoria. Il killer di 50 anni ha aperto il fuoco in una piazza, causando la morte di tre persone e tre feriti. Il presidente italiano Napolitano lo stesso giorno, in una dichiarazione, ha espresso la sua sorpresa e tristezza per l'avvenuto, esprimendo il proprio cordoglio per le persone rimaste uccise e le condoglianze per le famiglie delle vittime. Egli ha sottolineato di essere contrario alle violenze causate da qualsiasi forma di razzismo e xenofobia.