Roma: Frattini illustra ai media cinesi la sua imminente visita in Cina
  2011-07-14 14:29:14  cri

Dal 18 al 21 luglio, il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini effettuerà una visita in Cina. Il giorno 13 a Roma, Frattini ha rilasciato un'intervista congiunta ai corrispondenti in Italia di RCI, della CCTV e dell'Agenzia stampa Xinhua, nel corso della quale ha risposto alle loro domande sugli obiettivi della visita, sullo sviluppo dei rapporti fra Italia e Cina, ecc.

Innanzitutto, Frattini ha brevemente illustrato ai media cinesi l'agenda e l'itinerario della sua visita in Cina, affermando che la sua missione copre l'aspetto politico e tocca anche l'ambito economico, quindi sarà ricca di contenuti e con degli obiettivi evidenti:

" Mi recherò a Pechino, poi sarò a Shanghai, e poi a Canton. Primo obiettivo è quello di partecipare ai lavori della Commissione governativa italo-cinese, che viene presieduta da me, e dal ministro Yang."

Parlando del tema dello sviluppo dei rapporti fra Italia e Cina, Frattini ha detto che sono entrambi paesi di antica civiltà, e che i loro contatti amichevoli hanno una lunga storia e hanno influenzato a fondo il mondo. Anche nel mondo attuale lo sviluppo dei rapporti fra Italia e Cina procede a gonfie vele, i due paesi hanno molti punti di attenzione e interessi comuni in molti campi, quindi lo sviluppo dei rapporti fra le due parti possiede delle enormi potenzialità:

"La Cina e l'Italia hanno dei grandi interessi in comune, in primo luogo degli interessi politici. La Cina e l'Italia hanno un grande interesse, ad esempio, alla stabilità dell'Afghanistan e della regione tra Pakistan e Afghanistan, entrambi siamo interessati all'Africa, abbiamo una grande attenzione al Mediterraneo."

E' in corso in Italia l'Anno Culturale della Cina, che sta suscitando un grande entusiasmo. Svariate attività dal ricco contenuto presentano al pubblico italiano una Cina dalla lunga storia e profonda cultura, il suo sviluppo economico e il suo progresso sociale, facendo conoscere più da vicino e direttamente agli italiani questo lontano paese orientale. La serie di attività sta suscitando in Italia un'ininterrotta "febbre per la Cina". L'Anno Culturale della Cina in Italia rappresenta un nuovo grande evento culturale dei due paesi dopo il successo dell'Anno Culturale dell'Italia in Cina, tenuto nel 2006. Parlando dell'importante significato dell'attività per i rapporti bilaterali, Frattini ha detto:

"E' una importantissima occasione che sta continuando con grande successo, la cultura italiana e la cultura cinese sono, come dire, un messaggio a tutto il mondo, sia l'Italia che la Cina sono davvero delle superpotenze culturali."

La crisi del debito pubblico dell'Italia è un tema scottante seguito da vicino dalla comunità internazionale. In merito, Frattini ha detto che durante la sua visita in Cina, parlerà dell'argomento con i leader cinesi. Nel frattempo, ha osservato che in paragone agli altri paesi europei contagiati dalla crisi del debito pubblico, il livello di crisi dell'Italia non è così grave, nel frattempo il parlamento italiano sta per approvare un'importante manovra in risposta alle attuali difficoltà.

"Il rappresentante del FMI proprio ieri ha pubblicato un rapporto positivo sull'Italia, e certamente l'Italia ha un grande valore aggiunto, perchè le banche italiane sono solide. Non abbiamo avuto problemi di bolla immobiliare come ad esempio la Spagna, non abbiamo avuto una bolla finanziaria, come ad esempio l' Irlanda, e abbiamo i conti in ordine."

Frattini ha anche illustrato ai giornalisti cinesi la posizione dell'Italia sulla situazione in Libia, affermando che l'Italia spera nella soluzione della crisi libica tramite metodi politici, ma con la premessa che Gheddafi non può continuare a rimanere in Libia. L'obiettivo dell'Italia è aiutare il paese a costituire un governo di unità nazionale e realizzare una politica democratica, nel frattempo l'Italia spera di poter avanzare, sotto l'egida delle Nazioni Unite, un pacchetto di piani per la soluzione del problema libico, ossia realizzare il cessate il fuoco, avviare i colloqui politici e formare un governo di unità nazionale.

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