Secondo quanto riportato dall'Agenzia Ansa, il 13 giugno, ora locale, si è rivelato la riuscita del referendum. Chiamati a votare per l'abrogazione di norme sui servizi pubblici locali, sulla gestione dell'acqua, sull'energia nucleare e sul legittimo impedimento del premier e dei ministri, gli italiani hanno risposto in oltre 26 milioni 800 mila, pari a circa il 57 per cento, rendendo ininfluente l'affluenza all'estero: hanno così decretato la validità di tutti e quattro i referendum ed hanno cancellato le norme oggetto dei quesiti con oltre il 95% di sì.
Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio italiano afferma in una nota dopo il referendum che, "l'alta affluenza nei referendum dimostra una volontà di partecipazione dei cittadini alle decisioni sul nostro futuro che non può essere ignorata. Anche a quanti ritengono che il referendum non sia lo strumento più idoneo per affrontare questioni complesse, appare chiaro che la volontà degli italiani è netta su tutti i temi della consultazione". aggiungendo che "il Governo e il Parlamento hanno ora il dovere di accogliere pienamente il responso dei quattro referendum".