Il 22 marzo, il Ministero del Commercio cinese ha tenuto una conferenza stampa di routine, nel corso della quale, è stato comunicato l'andamento commerciale cinese dei primi due mesi del 2011. Per l'occasione, il portavoce del Ministero del commercio Yao Jian ha affermato che il PIL della zona a nord-est del Giappone colpita dal terremoto occupava l'8% dell'economia nazionale, con una concentrazione di prodotti elettronici, automobilistici e petrolchimici che costituiscono una parte considerevole del commercio con la Cina. Sicuramente a breve il commercio sino-giapponese ne risentirà per la situazione, tuttavia le ripercussioni saranno relativamente poche.

Ecco di seguito il nostro servizio dettagliato:

Le relazioni commerciali tra Cina e Giappone sono molto forti. Il Giappone è il terzo maggiore partner commerciale, la maggiore fonte d'importazioni e la quinta meta d'esportazione. Attualmente il volume commerciale tra i due paesi ha raggiunto circa i 300 miliardi di USD, il 10% del commercio estero cinese. Al riguardo, Yao Jian ha osservato che oltre a interessare le 200 imprese cinesi presenti in Giappone, il terremoto influenzerà anche il resto del commercio sino-giapponese.

"il PIL delle zone a nord-est del Giappone colpite dal terremoto occupano una percentuale abbastanza alta nel totale dell'economia nazionale, circa l'8%. In queste zone si concentra la produzione di apparecchi elettronici, automobili e prodotti petrolchimici, che occupano una buona fetta del volume commerciale con la Cina, sicuramente a breve il commercio sino-giapponese ne risentirà."

Secondo quanto illustrato da Yao Jian, la maggior parte dei prodotti importati dal Giappone sono circuiti integrati, acciaio, ricambi e componenti automobilistici, comprese le automobili. L'importazione di questi prodotti occupa il 22% del totale dell'importazione dal Giappone. Tra i due paesi non solo esiste una cooperazione commerciale, ma la cosa più importante è che in Cina ci sono moltissime imprese a capitale giapponese, a Tianjin, nel Liaoning e nello Shandong. Tutte queste aziende di lavorazione importano una grande quantità di prime materie dal Giappone, ricambi e componenti, plastica, alluminio e stagno, senza dubbio la loro economia ne risentirà.

Yao Jian ha anche confermato che il sisma in Giappone senza dubbio influenzerà di più l'esportazione che l'importazione cinese, però questa situazione sarà temporanea.

"Per quanto riguarda l'esportazione, l'abbigliamento, i prodotti agricoli e quelli elettronici che occupano i primi tre posti, saranno sicuramente influenzati. L'abbigliamento e i prodotti agricoli sono i generi tradizionalmente esportati in Giappone, inoltre sono esportati anche alcuni prodotti elettronici che interessano delle particolari produzioni. L'influenza che subiranno questi prodotti sarà comunque temporanea."

La cooperazione commerciale tra Cina e Giappone è consolidata, per cui il terremoto difficilmente influenzerà negativamente il commercio, la produzione e gli investimenti bilaterali. Parlando della soluzione, Yao Jian ha affermato che la principale cosa da fare è far riprendere velocemente l'economica del Giappone, perché è la fonte principale della catena industriale.

"I prodotti importati dal Giappone hanno un abbondante deposito in Cina, che attualmente può garantire il normale funzionamento della produzione; le imprese giapponesi in Cina possono anche cercare altre fabbriche per aumentare la produzione. Speriamo che l'economia giapponese possa ripristinarsi al più presto, in modo che le relazioni economici bilaterali ritornino alla normalità.