L'11 marzo nelle acque nordorientali del Giappone si è verificato un terremoto di magnitudo 9.0 che ha provocato un violento tsunami, causando grandi perdite umane e patrimoniali. La comunità internazionale ha fornito via via aiuti al paese.
Il 15 febbraio, il Ministero della Sanità cinese ha comunicato la volontà di fornire qualsiasi aiuti sanitari alle zone colpite dal terremoto in Giappone. Due squadre di soccorso sanitario di 30 persone sono state già messe a disposizione per una partenza a qualsiasi ora. Lo stesso giorno, la Croce Rossa cinese ha deciso di fornire altri 5 milioni di RMB al Giappone per il soccorso d'emergenza. L'Ufficio stampa del Ministero della Difesa cinese ha comunicato che l'esercito cinese è disposto a fornire alla parte giapponese dell'assistenza materiale, e può anche inviare delle squadre di soccorso sanitario e di igiene e profilassi, o delle navi-ospedale.Allo stesso tempo, insieme ai loro omologhi nipponici, la squadra composta da 15 persone sta svolgendo i soccorsi tra cui la ricerca e salvataggio. La sera del 14, i primi beni di soccorso forniti dal governo cinese sono arrivati in Giappone.
Oltre a due missioni di soccorso, gli Stati Uniti hanno inviato un altro gruppo di esperti nucleari, che forniranno aiuti specializzati.
Nel contempo, i gruppi di soccorso di Singapore e Indonesia sono arrivati nel Giappone, pertecipando ai soccorsi.
Alla luce delle ultime notizie, fino alle 8:00 del giorno 15, il bilancio del violentissimo sisma ed il seguente tsunami verificatisi il giorno 11 è stato confermato a 2414 morti e 3118 dispersi.