Il sisma che ha colpito il Giappone è sia un colpo che un'opportunità per l'economia globale
  2011-03-15 19:49:25  cri

Il 15 marzo, le perdite causate dal terremoto che ha colpito il Giappone hanno continuato ad aumentare. Lo stesso giorno, in apertura, la borsa di Tokyo ha continuato la caduta, trascinando con sé l'intero mercato azionario dell'Asia-Pacifico. Seguendo la situazione dei soccorsi nelle zone sinistrate, il pubblico si chiede anche quale possa essere l' influenza del sisma sull'economia del Giappone, la terza economia mondiale, e sull'economia globale. In materia, gli esperti affermano che a breve il sisma eserciterà delle influenze negative sull'economia giapponese e mondiale, tuttavia, a lungo termine, sono presenti anche delle opportunità di sviluppo.

La vice ricercatrice dell'Ufficio di ricerche sull'economia mondiale del Centro statale di Informazione cinese, Zhang Monan, ritiene che le influenze negative arrecate dal sisma in Giappone sull'economia globale si esprimano principalmente nell'impatto sui prezzi delle commodities. Le zone del nord e del nord-est del Giappone, più gravemente colpite, sono produttrici di riso, per cui in futuro il paese potrebbe dover aumentare l'importazione di riso, facendo oscillare i prezzi mondiali dei cereali. Inoltre, per via del sisma, parecchie centrali nucleari giapponesi hanno cessato di funzionare, il che indurrà una crescita della domanda giapponese di energia non nucleare.

"L'elettricità erogata dalle centrali nucleari giapponesi occupa il 30% del totale, quindi, qualora gli impianti nucleari non possano essere ripristinati a breve, il paese potrebbe chiedere aiuto a delle energie sostitutive, come carbone, petrolio, gas naturale, ecc, il che eserciterà un impatto sui prezzi delle commodities."

Il sisma ha provocato carenze di erogazione di energia elettrica, per cui a Tokio e in otto distretti vicini si effettuano delle interruzioni a turno, che hanno portato alla sospensione dei lavori in molte fabbriche. Il direttore del Centro di ricerche sull'economia mondiale dell'Istituto di ricerche sulle relazioni internazionali, signora Chen Fengying, ritiene che mentre sia i mercati emergenti che i paesi avanzati fronteggiano tutti la pressione dell'inflazione, la crescita dei prezzi dei cereali e delle risorse energetiche potrebbe aggravare la situazione, provocando una nuova ondata mondiale di pressioni inflazionistiche.

Tuttavia gli esperti affermano anche che in rapporto ad un'economia altamente sviluppata, le conseguenze delle calamità naturali non possono durare a lungo. Anche se il terremoto può distruggere la produttività, i forti investimenti post-calamità possono stimolare la crescita economica, mentre il miglioramento delle infrastrutture e della capacità di produzione provocate dal consistente ricorso alle nuove tecnologie può anche trasformarsi in forza motrice dell'ulteriore accelerazione della crescita economica, il cosiddetto "effetto broken window". Chen Fengying osserva in merito:

"Per via di questo sisma distruttivo, c'è bisogno di ricostruzione e di investimenti, e gli investimenti possono provocare della produzione, per cui la crescita economica del Giappone potrebbe essere più alta di prima del sisma. Secondo le previsioni degli organismi internazionali, nel 2011 la crescita economica del Giappone sarà dell'1.6%, se il paese inizia la costruzione adesso, nel prossimo semestre o anche in un futuro più lontano, la sua crescita del PIL potrebbe superare l'1.6%; inoltre, anche il commercio internazionale ha indotto un effetto broken window, la devastazione effettuata dal sisma nel nord-est del Giappone richiede una ricostruzione che necessita di importazioni, il che stimolerà l'esportazione dei paesi circostanti, creando anche un ambiente per la cooperazione nella regione Asia-Pacifico."

Dal punto di vista del mercato finanziario, dall'11 marzo, quando si è verificato il sisma, ad adesso, il mercato azionario giapponese ha continuato a cadere per 6 giorni consecutivi, e dopo il crollo del 6% del 14, il 15 in apertura si è arrivati al 6.45%. Di fronte al quadro di oscillazione della borsa, la Banca Centrale giapponese ha iniettato delle enormi quantità di capitali nel sistema finanziario, in modo da alleviare l'insufficiente fluidità e rafforzare la fiducia degli investitori.

Nel corso di una conferenza stampa del 15 marzo, il ministro dell' Economia e delle Finanze giapponese Yoshihiko Noda ha detto che la produttività e la vitalità economica del Giappone non sono affatto venute meno, e le cause che hanno provocato il crollo della borsa sono temporanee. Chen Fengying afferma che il crollo della borsa di Tokio si deve principalmente al panico degli investitori. A lungo termine, l' influenza della ricostruzione post-sismica sul mercato dei capitali giapponese è ancora da valutare.

Quanto all'influenza del sisma sulle altre economie della regione asiatica e sull'economia globale, gli analisti mantengono generalmente un cauto ottimismo.

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