Il 5 marzo il Supremo organo di potere della Cina, l'Assemblea Popolare Nazionale cinese, ha aperto la sessione annuale a Beijing. 3000 rappresentanti dell'APN si sono riuniti al Palazzo del Popolo di Beijing per pianificare e progettare lo sviluppo dell'economia e della società cinese.
La sessione ha avuto inizio alle 9:00 dello stesso giorno. Il premier Wen Jiabao, in rappresentanza del Consiglio di Stato, ha presentato ai rappresentanti dell'APN il rapporto di lavoro del governo. Per i cinesi, questa sessione ha un significato speciale in quanto verrà esaminato e approvato il 12° piano "quinquennale" che stabilirà la direzione dello sviluppo dell'economia nazionale e della società cinese nei prossimi 5 anni.
"Dobbiamo promuovere lo sviluppo economico ad un nuovo livello. Nei prossimi 5 anni, l'obiettivo prioritario sarà quello di aumentare la crescita economica del nostro paese del 7% all'anno, migliorando in modo evidente la qualità e l'efficienza. Facendo un calcolo sulla base dei prezzi dell'anno 2010, il PIL nel 2015 dovrà superare 55mila miliardi di RMB. ...dobbiamo migliorare in modo completo la vita del popolo.... dobbiamo approfondire su vasta scala la riforma e l'apertura."
Nei ultimi 5 anni, il governo cinese, con la crescita annuale del PIL dell'11,2%, ha conseguito un buonissimo risultato, gettando una solida base per l'ormai vicino "12° piano quinquennale".
Nel rapporto, lo sviluppo economico e sociale cinese nel 2011 è stato presentato come l'obiettivo prioritario e principale: la crescita del PIL sarà circa dell'8%; la struttura economica continuerà a migliorare; il margine d'aumento del livello generale dei prezzi dei consumi dei cittadini non supererà il 4%; nelle aree urbani saranno creati piu' di 9 milioni di posti di lavoro, il tasso di disoccupazione registrata sarà controllato entro il 4,6%; la situazione del bilancio e dei pagamenti internazionali continuerà quindi a migliorare.
Rispetto invece al rapporto di lavoro del governo nel corso dei due anni post-crisi finanziaria internazionale, l'obiettivo prioritario di quest'anno è grosso modo lo stesso. Diverso invece sarà il modo con cui verrà affrontato il problema dell'inflazione, che diventa di giorno in giorno sempre più grave. Il governo cinese regolerà, a tale scopo, il margine d'aumento del livello generale dei prezzi dei consumi dei cittadini dal 3% dell'anno scorso al 4%.
Wen Jiabao ha affermato che per realizzare tutti gli obiettivi, ci si deve occupare in modo appropriato della relazione esistente tra il mantenimento di uno sviluppo economico stabile e veloce, il regolamento della struttura economica e la gestione delle aspettative dell'inflazione, e che si deve inoltre prestare più attenzione a stabilizzare il livello generale dei prezzi dei prodotti, al fine di una maggiore fluttuazione economica.
Anche quest'anno, il governo cinese continuerà, come l'anno scorso, ad applicare una politica finanziaria attiva provvedendo anche a far fronte al deficit finanziario di 900 miliardi di RMB. Per quanto riguarda invece la politica monetaria, ha gia' trasformato la politica monetaria moderatamente rilassata, applicata ormai da due anni, in una politica stabile.
Nel rapporto, Wen Jiabao ha dedicato tante pagine per illustrare il lavoro per "rafforzare la costruzione sociale e garantire il miglioramento della vita del popolo", richiedendo ai governi a tutti i livelli di risolvere concretamente i problemi che coinvolgono più da vicino gli interessi del popolo. Wen Jiabao ha detto:
"Più si sviluppa l'economia, e più si deve prestare particolare attenzione al rafforzamento della costruzione sociale e alla garanzia del miglioramento della vita del popolo."
Nell'ultimo periodo, i prezzi alti degli immobili sono diventati motivo di grande preoccupazione per il popolo cinese. In merito a questo problema, nel rapporto di quest'anno il governo si è espresso in modo piu' severo e se l'anno scorso si parlava di "promuovere lo sviluppo stabile e sano del mercato immobiliare", quest'anno invece si dichiara con fermezza che e' necessario controllare il mercato immobiliare". Nel rapporto viene indicato che quest'anno si costruiranno degli alloggi di garanzia e che le baraccopoli saranno sostituite da 10 milioni di case, quasi il doppio rispetto ai 5 milioni e 800 mila di case costruite l'anno scorso. Inoltre tra i provvedimenti concreti che verranno presi per controllare il mercato immobiliare, è stato anche aggiunto un articolo sul sistema di responsabilità rivolto ai governi locali.