Roma: attività di RCI, una prova delle relazioni di amicizia tra Cina e Italia
  2011-01-28 15:03:46  cri

La sera del 26 gennaio a Roma si è tenuta un'attività di presentazione della cultura cinese organizzata congiuntamente da RCI e dalla Fondazione Italia-Cina. Per l'occasione, sono stati illustrati in varie forme agli ambienti locali la situazione dello sviluppo della Cina negli ultimi anni ed i risultati ottenuti da RCI nell'insegnamento della lingua cinese all'estero, aprendo nel frattempo il sipario della serie di attività per la Festa della Primavera dell' "Anno Culturale della Cina" in Italia. Ecco di seguito un nostro servizio in merito:

Alla vigilia della tradizionale Festa della Primavera cinese dell'anno del coniglio, hanno partecipato alla manifestazione circa 400 ospiti d'onore dei vari ambienti italiani, fra cui esponenti politici come il Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano e il ministro degli Esteri Franco Frattini, e il presidente della Fondazione Italia-Cina Cesare Romiti. A loro il vice direttore di RCI Zhang Fusheng ha consegnato una serie di doni, fra cui il prodotto multimediale "Ciao, Cina", il corso multimediale di cinese "Cinese per ogni giorno", e il libro "La Cina ai miei occhi", dell'esperta di RCI Gabriella Bonino, materiali che presentano completamente la società e i costumi cinesi e di insegnamento della lingua cinese, il che ha dato un altro tocco di colore alle attività dell' "Anno Culturale della Cina" in Italia. Il Presidente Napolitano ha affermato:

"I rapporti economico-commerciali, naturalmente, che si stanno vivacemente espandendo in termini concreti, attraverso una rete via via più fitta di iniziative, di incontri, di collegamenti sistematici. Le potenzialità da mettere a frutto sono molte e varie devono ancora essere esplorate e riguardano anche gli investimenti in entrambe le direzioni. In concreto, abbiamo da sviluppare al massimo non solo la cooperazione scientifica e tecnologica, che d'altronde interessa da vicino la sfera dell'economia, ma la reciproca conoscenza e comprensione culturale nel senso più ampio, la collaborazione nel campo del restauro e della valorizzazione del patrimonio archeologico e storico-artistico, lo scambio tra le università e tra gli studenti, per il quale non c'è che da lodare la Fondazione Italia-Cina e, specificamente, insieme con essa e con la Fondazione Cariplo, la neocostituita Associazione Unitalia, con i suoi centri e le sue iniziative, ed egualmente a lungo merita di essere lodato il programma di diffusione della lingua cinese e l'apporto per un'aula radiofonica a Confucio."

La Cina e l'Italia sono due paesi di antica civiltà legati da una tradizionale amicizia. Adesso la lingua e la cultura sono diventate un altro ponte per approfondire gli scambi tra i due paesi. L'ambasciatore cinese in Italia Ding Wei, presente all'attività, ha affermato:

"L'anno scorso abbiamo festeggiato il 40° anniversario dell'allacciamento delle relazioni diplomatiche tra Cina e Italia, e si è anche aperto il sipario dell' 'Anno Culturale della Cina' in Italia, il che ha ottimamente sviluppato le relazioni tra i due paesi nei vari aspetti. Recentemente l'Italia ha superato la Francia, diventando il quarto partner commerciale della Cina in Europa dopo Germania, Olanda e Gran Bretagna. Ma noi non siamo soddisfatti di questo livello, per cui i premier dei due paesi hanno proposto l'obiettivo di un interscambio commerciale da 80 miliardi di Usd per il 2015, il che creerà degli enormi spazi di crescita per la cooperazione economica fra i due paesi, per le loro imprese e per l'occupazione."

Il 2010 è stato un anno speciale nella storia dei contatti tra Cina e Italia, con scambi più frequenti nei campi politico, economico e culturale. Secondo il presidente della Fondazione Italia-Cina, Cesare Romiti, le relazioni Italia-Cina stanno registrando degli sviluppi concreti nei vari campi. Egli ha detto:

"La Cina è molto vicina a noi. Il cinese, quando si va in Cina, ha un carattere che assomiglia a noi. Abbiamo bisogno che studenti cinesi vengano a studiare in Italia e noi li abbiamo già portati in Italia. In questo momento ci sono oltre 10mila studenti cinesi che studiano nelle Università italiane. E vogliamo portare italiani anche in Cina. Noi come Fondazione Italia Cina, che cura tutte queste cose, vediamo la grande richiesta che abbiamo di italiani che vogliono imparare il cinese. Molti giovani s'iscrivono o cercano di iscriversi per cercare di imparare con noi il cinese."

Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha sottolineato che l'Expo di Shanghai ha scelto il padiglione italiano come permanente fra oltre 130 padiglioni, il che esprime sia l'amore della Cina per l'Italia, che l'intensa speranza dell'Italia di rimanere in Cina. Egli ha detto:

"L'Italia nei suoi rapporti bilaterali ha per tradizioni storico-culturali tutto quello che il Dottor Romiti e che l'Ambasciatore cinese ci hanno già detto. Io vorrei aggiungere una grande sintonia e simpatia tra i nostri popoli. Noi abbiamo un interesse strategico, un interesse economico, un interesse "Paese" a favorire quella promozione della presenza di turisti cinesi e di turisti italiani in Cina. Abbiamo interesse come sistema imprenditoriale italiano. I nostri centri di eccellenza lo stanno facendo con i nostri amici cinesi, una collaborazione per lo scambio delle tecnologie, non soltanto un export verso la Cina, ma anche una presenza della Cina in Italia. Questi sono degli esempi su cui già stiamo lavorando e continueremo a lavorare."

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