Il presidente Napolitano sottolinea l'importanza dello sviluppo delle relazioni Italia-Cina e Ue-Cina
  2010-10-28 15:50:43  cri








     Su invito del presidente cinese Hu Jintao, dal 24 al 30 ottobre il presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano è in Cina per una visita di Stato. La sera del 27 ottobre a Beijing, l'Associazione dell'Amicizia con l'Estero del Popolo Cinese ha tenuto un ricevimento per il 40° anniversario dell'allacciamento dei rapporti diplomatici fra Cina e Italia, al termine del quale il presidente italiano Giorgio Napolitano ha concesso un'intervista esclusiva a Radio Cina Internazionale. Egli ha valutato altamente lo sviluppo delle relazioni tra i due paesi, sottolineando l'importanza di un ulteriore miglioramento. Ecco di seguito un nostro servizio in merito:

Innanzi tutto, il presidente Napolitano ha apprezzato il fatto che lo sviluppo delle relazioni tra i due paesi sono giunte ad un livello senza precedenti e che le due parti hanno ottenuto dei risultati notevoli nell'ambito politico, economico-commerciale e culturale. Parlando dell'obiettivo della sua visita in Cina, egli ha affermato:

"Lo scopo della mia missione è quello di portare al più alto livello l'impegno di collaborazione tra i nostri due paesi. L'impegno di collaborazione sia per quello che riguarda le relazioni bilaterali, le relazioni economiche, commerciali, scientifico-tecnologiche e culturali, sia per quello che riguarda l'impegno che insieme Italia e Cina possono portare avanti nei fori internazionali di cui fanno parte. Quindi la mia è una missione di amicizia, una missione di cooperazione, ed innanzitutto una missione che testimonia la nostra volontà di comprendere meglio e di conoscere le trasformazioni che la Cina sta vicendo."

Napolitano si è detto molto soddisfatto dei colloqui appena tenuti separatamente col presidente cinese Hu Jintao, col presidente dell'APN Wu Bangguo e con il premier cinese Wen Jiabao. Il presidente italiano ha affermato che lo sviluppo dell'amicizia tra i due paesi rappresenta l'impegno congiunto di entrambi i governi. Nel corso della vista del premier cinese Wen Jiabao in Italia conclusa poco tempo fa, le due parti hanno stipulato degli accordi di cooperazione sulla politica, l'economia e la cultura, e i due governi si impegneranno ulteriormente a promuovere la cooperazione e gli scambi nei vari settori. Il presidente italiano è convinto che le prospettive di collaborazione saranno molto ampie.

Nel 2010 ricorre il 40° anniversario dell'allacciamento delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina. Parlando dello sviluppo delle relazioni negli ultimi 40 anni, Napolitano ha detto:  

"Sono quarantanni di relazioni tra la Nuova Cina e l'Italia, cioè tra la RPC e l'Italia. Poi le relazioni tra i nostri due paesi in quanto portatori di antiche civiltà e tra i nostri due popoli sono molto più antiche. Io dicevo che stasera incontrando qui gli amici dell'Associazione che cura le relazioni amichevoli della Cina con i paesi stranieri. Dicevo che i primi ambasciatori dell'Italia in Cina sono stati Marco Polo e Matteo Ricci. Negli ultimi 40 anni, con la Repubblica Popolare cinese, abbiamo via via avuto un'evoluzione sempre più intensa di relazioni che adesso si sa avvicinando ad un livello mai raggiunto. Ma soprattutto questo è il momento in cui grazie alla straordinaria crescita della Cina, ci aprono le possibilità che mai c'erano state per arricchire queste relazioni."

Negli ultimi anni, il commercio e gli investimenti bilaterali si sono sviluppati rapidamente. Durante la sua visita in Italia, il premier Wen Jiabao ha proposto che entro 5 anni il volume del commercio bilaterale venga raddoppiato, raggiungendo gli 80 miliardi di USD, e ha anche invitato le imprese italiane ad aumentare gli investimenti in Cina. Parlando della collaborazione bilaterale economico-commerciale, Napolitano ritiene che le due parti debbano rafforzare i contributi nel settore delle tecnologie avanzate e di alto valore aggiunto, così da portare la cooperazione bilaterale nel commercio e negli investimenti ad un nuovo livello.

Napolitano ha successivamente affermato che lo sviluppo delle relazioni con la Cina diventerà uno degli elementi più importanti per il futuro sviluppo dell'Ue:

"Io ho dato molto spazio nelle discussioni che ho avuto e anche nel discorso che ho tenuto alla scuola centrale del Partito al tema dei rapporti tra l'Ue e la Cina. L'ho fatto perché sono un convinto europeista, perché l'Italia è stata uno dei Paesi fondatori della Comunità europea e svolge quindi ancora oggi un ruolo importante all'interno dell'Ue, che non è più la comunità dei sei paesi di più di 50 anni fa, ma è un'unione di 27 Stati membri grandi, medi e piccoli. Sono convinto che l'Europa debba riuscire a parlare con una sola voce anche nel rapporto con la Cina. Il rapporto con la Cina è ormai diventato parte del futuro dell'Europa. In Europa qui si comprende, mi auguro che lo si comprende sempre più meglio che nessun ostacolo, nessun stralcio ritardi lo sviluppo delle relazioni tra l'Ue, nel suo insieme, e la Cina."

Inoltre, il presidente della Repubblica italiana ha anche sottolineato l'importanza dell' "Anno della Cultura cinese" appena avviato in Italia, ritenendo che con l'attuale rapido sviluppo e i grandi cambiamenti della Cina, gli scambi culturali diventeranno sicuramente il ponte migliore per approfondire la comprensione e i contatti reciproci.

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