La pubblicità del "made in China" nel mondo
  2009-12-02 20:38:36  cri

Alcuni giorni fa è stata trasmessa per la prima volta dai principali media internazionali, compresa la CNN, una pubblicità televisiva della durata di 30 secondi sulla promozione internazionale dell'immagine del "made in China". Alcuni esperti ritengono che questa pubblicità sia riuscita a diffondere il concetto di "made in China e cooperazione mondiale", spiegando la realtà della collaborazione nella suddivisione del lavoro e della condivisione dei profitti tra i vari enti economici mondiali. Allo stesso tempo, hanno indicato che se si desidera promuovere l'immagine del "made in China" nel mondo, oltre alle relazioni pubbliche, è necessario anche impegnarsi nella qualità e nell'innovazione dei prodotti. Ecco di seguito il reportage dettagliato in merito:

Nel video di questa pubblicità, le scarpe che l'atleta indossa al mattino per allenarsi, sono state confezionate in Cina, ma integrano la tecnologia per lo sport americana. Sul frigorifero è stampato un cartellino che riporta la scritta "made in China", ma si è fuso con la moda europea. Gli abiti francesi di marche famose indossati dalle top-model sono prodotti in Cina. Infine, la scena degli aerei che appare alla fine della pubblicità, mette insieme le intelligenze degli ingegneri di tutto il mondo. Come si recita alla fine della pubblicità: "Quando si dice 'made in China', vuol dire realizzato in Cina, insieme al mondo."

Alcune notizie in precedenza hanno riportato che questa pubblicità è stata diffusa solo dal Ministero del Commercio cinese. Il Ministero ha chiarito che in realtà la pubblicità è stata realizzata e diffusa congiuntamente dalle quattro camere di commercio subordinate al Ministero stesso, il quale ha dato il proprio appoggio attivo.

Nel 2008, prima delle Olimpiadi di Beijing, la Cina aveva già diffuso una pubblicità sulla figura dello Stato. Inoltre, anche i video di promozione del turismo in varie località della Cina sono stati trasmessi dai media internazionali. Zeng Chaohui, esperto di marche famose, ritiene che la pubblicità sul "Made in China e la cooperazione nel mondo" sia una risposta ingegnosa al recente protezionismo contro i prodotti cinesi.

"Dal 2009, molti paesi hanno intrapreso azioni anti-dumping contro la Cina. Allo stesso tempo, in seguito al continuo ampliamento della crisi finanziaria, siamo incorsi nel "blocco" di maggiore intensità sin dalla nostra entrata nella WTO, i cui soggetti principali sono proprio i prodotti 'made in China'."

Secondo quanto illustrato, la percentuale del commercio estero di lavorazione occupa già il 41% dell'import-export della Cina, rappresentando l'attiva partecipazione della Cina nella suddivisione del lavoro globale. Tuttavia, a causa dell'esplosione della crisi finanziaria internazionale, per realizzare la crescita economica e l'accrescimento dell'occupazione, i contrasti tra i vari paesi si sono gradualmente intensificati. Solo negli ultimi 11 mesi del 2009, la Cina ha subìto 102 indagini sul commercio assistenziale, su un valore totale di oltre 11 miliardi e 600 milioni di RMB, con un ampio aumento rispetto agli ultimi anni.

Per migliorare l'impressione del "made in China" all'estero, grazie all'attivo sostegno del Ministero del Commercio cinese, la Camera di Commercio dell'Associazione pubblicitaria della Cina, quella per l'import-export dei prodotti meccanici ed elettronici, quella dell'import-export dei prodotti artigianali dell'industria leggera e quella dell'import-export dei tessuti, hanno affidato alla società di pubblicità la realizzazione di questa pubblicità sull'immagine del "made in China".

Il motivo principale di questa pubblicità è la diffusione delle marche cinesi all'estero, affinché aumenti la conoscenza da parte stranieri sui prodotti fabbricati in Cina e facendo si che non si associ più il "made in China" ai bassi costi. Inoltre, la pubblicità è in grado di promuovere la figura dello Stato all'estero e quella del soft power. Allo stesso tempo, con la certezza di questa attività di pubbliche relazioni, gli esperti interessati hanno anche affermato che la promozione dell'immagine del "made in China" deve basarsi sull'innovazione e l'escalation dei prodotti. In merito, l'economista e professore dell'Università Normale della Cina Orientale, Yu Nanping, ha affermato:

"Le imprese cinesi devono impegnarsi per migliorare la struttura dei prodotti e modificare i tipi di prodotti esportati. Allo stesso tempo, è importante aumentare il valore aggiunto dei prodotti, in modo da allontanarsi dal concetto inflessibile diffuso in tutto il mondo sui 'prodotti cinesi' e sul 'made in China'."

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