Nel contesto della depressione economica mondiale, nel 2009 il mercato cinematografico cinese ha registrato un boom impensato. I grandi film di produzione nazionale, di Hong Kong e di Usa ed Europa hanno fatto la parte del leone dall'inizio alla fine, con incassi annuali che si prevedono superiori a 6 miliardi di RMB. Secondo statistiche incomplete, fino all'ottobre scorso gli incassi nelle varie parti della Cina superavano già i 5 miliardi di RMB, oltrepassando il totale annuale del 2008.
Fra i 17 film con incassi superiori a 100 milioni di RMB, 10 sono di produzione nazionale. Gli esponenti del settore ritengono generalmente che i film di produzione nazionale siano usciti dal periodo difficile degli ultimi anni, trovando un equilibrio tra il valore artistico e la gestione commerciale, ed entrando in una fase di rapido sviluppo.
La sera del 10 dicembre, mentre all'esterno la temperatura arrivava a -10℃, all'ingresso di 70 cinema della zona urbana di Beijing la folla in fila in attesa della proiezione faceva dimenticare il rigido inverno che avviluppa ormai la capitale. La 27enne Yang Na e suoi amici sono venuti a vedere un film atteso da tempo, "A Simple Noodle Story", diretto dal grande Zhang Yimou. Ella ci ha detto:
"Le commedie vanno bene perché permettono di rilassarsi. Andare al cinema è un passatempo che rilassa dallo stress della vita quotidiana."
I giovani come Yang Na costituiscono la maggioranza del pubblico cinese che va al cinema. Infatti a Beijing, Shanghai, Guangzhou e in altre grandi città, andare al cinema è ormai un modo di vivere alla moda tra i giovani.
Quest'anno la stagione più importante del mercato cinematografico cinese, quello di capodanno, è arrivata con un anticipo di ben 20 giorni, diventando un campo di battaglia fra film cinesi e stranieri. Il 13 novembre il film di Hollywood "2012" ne ha segnato l'inizio, in seguito molti film di produzione nazionale come "Mulan" hanno anticipato la proiezione, così da godere degli incassi di inizio stagione. Il colossal "Avatar", diretto dal regista di Hollywood James Cameron, sarà nelle sale cinesi all'inizio di gennaio.
Il concetto di "stagione cinematografica di capodanno" è comparso nel 1998, con inizio a metà dicembre e termine alla fine delle ferie della Festa della Primavera, per una durata di circa due mesi. Quest'anno invece la stagione dura ben 100 giorni, con un numero di film quasi doppio rispetto al 2008, e una nuova pellicola nelle sale ogni due giorni
Yu Chao, vice direttore del Cinema della Capitale di Beijing, ha detto che a partire da dicembre, con la proiezione di "A Simple Noodle Story", "Vento e Nuvole II", "The Treature Hunter" ed altri grandi film commerciali girati da famosi registi, il tasso di presenze è ottimo.
"Anticipiamo le prenotazioni, per cui i posti delle proiezioni prima delle 22 sono tutti pieni. Questo dimostra il forte interesse del pubblico per questi film. Si prevede che in questo periodo il flusso di spettatori sarà enorme, quindi privilegiamo i servizi, permettendo loro un acquisto comodo e veloce dei biglietti."
"A Simple Noodle Story", l'ultima opera del regista Zhang Yimou, racconta la storia della padrona di una spaghetteria che, non sopportando più i maltrattamenti del marito, si innamora di un cameriere, dando inizio ad una serie di omicidi. Zhang Yimou, maestro nel girare grandi scene e rendere il carattere dei personaggi, ha cambiato stile, ricorrendo ai colloqui comici e alle esagerazioni tipici delle commedie. Egli lo definisce una sfida a se stesso, perché il mercato cinematografico deve offrire lo stile amato dalla maggioranza del pubblico, ossia i giovani.
"Oggi il pubblico del cinema è per lo più giovane, quindi penso che occorrano metodi più diversificati nel girare i film, ed altre forme, e questo è l'esperimento che ho fatto. Oggi, con lo sviluppo rapido e vario della società cinese, non possiamo insistere in un unico metodo e livello. Anche dal punto di vista artistico volevo delle nuove sensazioni. E' stato una sfida per me."
I commenti del pubblico su "A Simple Noodle Story" sono molto diversi. Alcuni lo ritengono una commedia professionale, ed altri giudicano troppo mediocre la sua estetica, ma tutto ciò non influenza l'affluenza nelle sale, con più di 20 milioni di RMB di incassi il primo giorno di proiezione.
Agli occhi di Gao Jun, vice direttore della New Film Association di Beijing, il boom della stagione di capodanno è solo una miniatura del mercato di quest'anno. L'associazione, la maggiore come dimensione del nord della Cina, riunisce 102 sale cinematografiche e più di 900 schermi. Personalmente, Gao Jun ha un'esperienza di parecchi decenni nel settore, dove si è occupato di proiezione, distribuzione e pianificazione. Egli ritiene che nel 2009 la diversificazione tematica e i picchi di vendite sul mercato siano dovuti al rapido aumento delle sale e alla formazione dell'abitudine di andare al cinema del pubblico.
"Quest'anno il mercato è sempre stato ottimo, con dei periodi speciali. Di solito a marzo e aprile gli incassi diminuiscono, ma quest'anno sono aumentati molto rispetto al 2008; le vacanze estive hanno battuto un record storico, e anche quelle della festa nazionale sono andate bene. Per la stagione di capodanno, prevediamo degli incassi sui 2 miliardi di RMB, questo soprattutto per il continuo aumento delle sale e degli schermi e il gran numero di pellicole commerciali, inoltre molti cinesi si sono ormai abituati ad andare al cinema."
La cosa che eccita di più Gao Jun è che alcuni film di tema patriottico non solo hanno avuto ottimi commenti, ma risultano maggiormente in grado di mettere a profitto il mercato.
Il film "The Message", comparso nelle sale a settembre, racconta la storia di una spia negli anni '40 del secolo scorso, durante la guerra di resistenza all'invasione giapponese, con segreti, tradimenti, amori e sogni che commuovono e attirano il pubblico. Lo spettatore Wang Di afferma che per lui un film davvero attraente deve avere un tema interessante e coinvolgere celebri registi ed attori:
"Solo se un film ha un buon testo, gli sceneggiatori e i registi possono valorizzare il proprio talento. Ad esempio 'The Message' si ispira ad un romanzo del giovane scrittore cinese Maijia, che ho letto e apprezzato. E' una storia interessante e avventurosa. Inoltre il produttore ha invitato due famosi registi e dei bravi attori. Quindi pensavo che valesse la pena andare al cinema a vederlo, e alla fine ho trovato che avevo ragione."
Nel 2009, l'effetto delle star e la promozione commerciale hanno evidenziato il valore del mercato cinematografico cinese. Il film di tema patriottico "La grande causa della fondazione del paese", della durata di 135 minuti, ha creato un record di incassi per i film di produzione nazionale, e per la comparsa di oltre 170 famosi attori, alcuni spettatori lo hanno definito un "conto delle star". Inoltre durante la preparazione e le riprese il produttore ha organizzato varie attività per attirare l'attenzione del pubblico.
Il vice direttore del Centro cinese di ricerche sul cinema, Huangpu Yichuan, ritiene che il concetto di promozione del mercato sia già ampiamente riconosciuto dal settore cinematografico:
"La promozione del mercato è diventata molto importante. Sin dalla creazione di un nuovo film, i produttori pensano a come proiettarlo e farlo accettare dal pubblico, come pubblicizzarlo, usare gli attori e quale sia il pubblico target. È un concetto sistematico."
Secondo il professor Chen Shan, dell'Accademia del cinema di Beijing, la serie di successi del mercato cinematografico cinese nel 2009 dimostra che dopo qualche anno di ricerca, il cinema cinese sta diventando sempre più maturo.
"E' passato il periodo dell'accumulo iniziale del mercato, che ormai ha una certa dimensione e anche delle rese, ed ha formato una parte del pubblico, mentre gli investimenti, la produzione e il pubblico sono entrati in un'ottima fase. Lo sviluppo dell'intero mercato cinematografico è quindi piuttosto ottimistico."
Secondo le statistiche, l'anno scorso gli enti investitori nel mercato cinematografico cinese erano già più di 300, fra cui enti privati e stranieri. La struttura degli investimenti risulta diversificata, mentre gli incassi hanno mantenuto una crescita media annua del 25% per 6 anni consecutivi.
Secondo le previsioni di esponenti del settore, nei prossimi 10 anni il numero degli schermi in Cina supererà quota 10 mila, e il valore dell'industria cinematografica raggiungerà i 100 miliardi di RMB. Tuttavia il professor Chen Shan osserva che il problema chiave del prossimo sviluppo sarà come ampliare efficacemente il mercato delle città medie e piccole, soddisfare le esigenze del pubblico delle varie parti del paese e di diverso livello culturale, e produrre film ricchi di cultura cinese influenti su scala mondiale.