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Le carte ritagliate ed i dipinti dei contadini riempiono di colori l'altopiano del loess
2008-12-23 22:07:06 cri     

Yu Zeling è una tipica donna della campagna cinese: robusta, viso abbronzato, e mani provate dal lavoro, si dimostra modesta, ma decisa, quando ci accoglie nel suo nuovo alloggio al quinto piano di un moderno condominio sito nel centro della cittadina di Ansai, famoso centro di arti folcloristiche del nord della provincia dello Shaanxi. La gente del posto infatti coltiva da secoli l'amore per le carte ritagliate ed i tamburi, le prime realizzate in silenzio dalle donne nelle case-grotte dell'altopiano del loess, e i secondi battuti con fragore dagli uomini nelle piazze di paese. Yu Zeling continua questa tradizione popolare, come tante altre donne della regione, con la differenza che è riuscita a farne una professione che le permette un reddito non indifferente, al punto da riuscire ad acquistarsi un alloggio in città.

Ora ascoltiamo quello che ci ha detto Yu Zeling nel corso di una nostra recente visita ad Ansai: Ho 43 anni. Le mie carte ritagliate si ispirano ai contenuti dei canti popolari della nostra zona: la lampada ad olio fatta con un guscio d'uovo, il bue al lavoro, la nuora che scalda il letto alla suocera, la suocera che regala gli orecchini alla nuora, in generale tutto il processo della vita, dall' innamoramento dei giovani fino alle nozze. Ho anche riprodotto delle scene dai motivi popolari '30 li' e 'Lan hua hua', un motivo diventato famoso per il film che ne hanno ricavato, che descrive la gioia di una ragazza per il ritorno dell'amato andato sotto le armi al tempo della guerra di liberazione. Mi sono anche ispirata a 'Zou xikou', un motivo che parla del dolore per la separazione di una coppia, in cui l'uomo deve attraversare il Fiume Giallo, andando verso ovest a cercare lavoro...

Amici ascoltatori, avete ascoltato un brano del famoso motivo popolare 'Zou xikou', 'andare ad ovest', nato nella cittadina di Hequ, sita nel nord della provincia dello Shanxi, lungo un'ansa del Fiume Giallo, da cui tradizionalmente partivano gli uomini per andare a cercare lavoro oltre il fiume, nella vicina provincia dello Shaanxi.

La nostra artista Yu Zeling si serve delle carte ritagliate per esprimere tutti i momenti della vita contadina, la fonte della cultura tradizionale locale. Ella si è ormai trasferita in città, venendo a contatto con il turismo e con le leggi del mercato, ma molte donne rimaste nei villaggi dell'altopiano del loess continuano a fare del ritaglio una parte imprescindibile della loro vita, e, senza magari conoscere il senso del termine "arte", ne creano ogni giorno degli esempi puri ed altissimi. Raffigurano le riunioni e separazioni, le gioie e i dolori delle famiglie, i miti, gli animali, le piante e i fiori dell'altopiano, la vita che continua, ossia tutto il mondo interno ed esterno alle case-grotte, abbellendo con la loro fantasia una vita tradizionalmente povera, e ricavandone sicuramente conforto. I montanari sono silenziosi in ogni parte del mondo: in questo mondo ricco solo dei suoni della natura, con le loro forbici, le donne esprimono la voce inascoltata del loro cuore generoso, creando un mondo di pace e bellezza pura.

Come non ricordare a questo punto Ku Shulan, un'anziana dello Shaanxi che anche se nominata dall'Unesco 'grande maestra di arte popolare', ha continuato a vivere poveramente nella sua casa-grotta, che tuttavia incantava i visitatori per le sue pareti tappezzate di originali carte ritagliate verdi e rosse, di rara bellezza.

Per capire il contesto della nascita delle carte ritagliate, è bene ricordare che il tufo dei monti dell'altopiano del loess ha offerto a generazioni di locali dell'ottimo materiale per delle case economiche scavate sui pendii, simili a grotte, dotate all'interno di letti di mattoni riscaldati, ma non ovunque, dal forno della cucina. Le carte ritagliate sono di un bel colore rosso e vengono tradizionalmente attaccate alle finestre delle case-grotte in occasione del capodanno lunare e di altre feste rurali. Un tempo le finestre non avevano vetri, ma della carta oleata bianca, piuttosto spessa, su cui il rosso faceva un bel contrasto. Alcune donne particolarmente capaci, in occasione delle feste, ritagliano delle carte per l'intero villaggio, che quindi diventa più bello. Non va tuttavia scordato che le carte ritagliate hanno anche un valore magico, essendo ancora utilizzate nelle zone remote in cerimonie per scacciare le malattie e far "ritornare l'anima" a chi ha avuto degli shock emotivi, ecc. Quindi si ritiene che le donne che le realizzano abbiano anche dei poteri soprannaturali.

Naturalmente, di fronte a Yu Zeling, l'artista di Ansai che ha acquistato un alloggio coi proventi del suo lavoro di ritaglio, questa dimensione delle carte ritagliate pare appartenere ad un altro mondo.

Ad Ansai, in un salone luminoso, dotato di un grande apparecchio TV, di un comodo sofà e del ampio tavolo da lavoro, l'artista Yu Zeling ci ha presentato le sue creazioni, alcune di grandi dimensioni, per la cui realizzazione impiega anche dei mesi. Utilizza solo le forbici, senza ricorrere all' incisione, come invece avviene in altre zone della Cina, lavorando di getto e ricorrendo agli schizzi solo per le composizioni più difficili.

Fra queste spicca una grande opera, lunga più di 20 metri, sul tema delle Olimpiadi, ora esposta al Museo di arti popolari di Ansai, che le ha richiesto un lavoro di ben sei mesi. La donna si dedica anche ai dipinti dei contadini, una forma di arte promossa dopo la liberazione della Cina per arricchire la vita culturale rurale. Si tratta di dipinti coloratissimi, di stile naif, che rappresentano scene di vita nelle campagne, del passato e del presente, e che ora sono molto praticati ed ottengono anche un grande successo commerciale.

Quanto al suo apprendistato, ella ci ha detto: Ho appreso l'arte delle carte ritagliate a casa, dalle donne della famiglia, poi ho frequentato un corso tenuto al comune da delle anziane. Anche i miei tre figli sanno ritagliare, ma ora vanno tutti a scuola.

Questo perchè la donna è riuscita ad acquistarsi un alloggio in città col ricavato della vendita delle sue carte ritagliate. Secondo la sua illustrazione, prima abitava in uno sperduto villaggio di montagna, da cui bisogna fare 3 km a piedi per arrivare in città, impiegando più di un'ora. Prima in campagna avevano molto lavoro, poi con il progressivo rimboschimento, la famiglia ha avuto meno terra da coltivare, il che l'ha liberata da molte incombenze, permettendole di dedicarsi al ritaglio. Aveva anche letto sul giornale che delle anziane lo facevano con successo, e visto lo sviluppo del turismo, si è gettata anche lei nell'attività.

Dopo aver frequentato il corso, ha messo una bancarella per strada, vendendo le sue opere, e smettendo solo nel 2004. Poi si è esibita nell'albergo di case-grotte locale, stabilendosi in città nel 2005, affinchè i figli potessero andare a scuola. Nel suo villaggio la scuola non c'è.

Dalle parole di Yu Zeling emergono i grandi cambiamenti in atto nel mondo dell'arte tradizionale cinese, con la progressiva commercializzazione dei settori, che permette sia la loro conservazione ed innovazione, che il miglioramento delle condizioni economiche degli artisti. Il governo cinese promuove fortemente questa politica di incoraggiamento, con la creazione di musei a livello locale, che tengono anche corsi di formazione nelle varie arti folcloristiche per la popolazione. Anche nelle scuole vengono tenuti dei corsi, permettendo ai giovani di ereditare le diverse tradizioni locali. Di conseguenza, la nostra Yu Zeling ha potuto far conoscere la sua arte, non solo in Cina, ma anche all'estero, ottenendo numerosi premi. Secondo la sua illustrazione, ha vinto il primo premio al primo concorso nazionale di pitture dei contadini, e dei premi per le carte ritagliate in Cina e all'estero.

Naturalmente la donna è molto orgogliosa dei suoi risultati. In proposito ci ha detto: Come donna di campagna, sono molto orgogliosa di questo successo! La vita nel nuovo alloggio, che mi è costato 230.000 yuan, mi ha concesso molte opportunità. Mio marito continua a vivere in campagna con i genitori anziani, e io mi occupo dei figli che vanno a scuola. Vista la sempre maggiore fama di Ansai come centro di arte folcloristica, il mercato è buono, ed è facile ottenere notizie ed opportunità. Ora ricevo degli ordini per le mie carte ritagliate, che vengono raccolte in album o calendari da regalare.

Secondo l'illustrazione di un funzionario della cultura della città: L'anno scorso alla Fiera delle carte ritagliate di Hangzhou Yu Zeling ha vinto una medaglia d'oro, così la nostra Ansai si è aggiudicata due delle tre medaglie d'oro in palio! Va notato che erano state presentate in concorso ben 12.000 opere!

Ho visitato Ansai per la prima volta nel lontano 1993, quando era ancora un villaggio di case-grotte raggruppate intorno ad una strada polverosa, mentre ora brulica di palazzi a più piani, alberghi e ristoranti. Allora, grazie alle indicazioni del piccolo museo locale, avevo fatto visita all'anziana artista delle carte ritagliate Zhang Fenglan, che mi aveva accolta nella sua casa-grotta sul pendio di un monte, regalandomi una giornata indimenticabile. Ho infatti potuto percepire il contesto il cui nasceva la sua arte: la stanza col grande letto di mattoni collegato al forno della cucina, le giare delle verdure in salamoia per l'inverno, le file di peperoncini rossi messi a seccare, e nel cortile la macina di pietra e il mulo che la faceva girare, le galline... Nel corso della nostra recente visita, ho appreso con dolore che la donna, ultrasettantenne, è scomparsa da poco, tuttavia ho potuto ammirare alcune delle sue opere nel museo locale. Rinnovato ed ampliato, questo ora ospita una ricca serie di reperti archeologici emersi nella zona, e delle belle sale dedicate alle tre maggiori arti folcloristiche locali: le carte ritagliate, i tamburelli e i canti popolari Xintianyou. Le collezioni di carte ritagliate e di dipinti dei contadini sono impressionanti per ricchezza, maestria e colore: fra queste spiccano le rappresentazioni del tema più comune, quello della continuazione della specie, espresso nelle "Zhuajiwawa", figure di bambine con le trecce considerate da alcuni studiosi le divinità protettrici della nazione cinese, e nell'immagine del pollo, di cui ho potuto ammirare un capolavoro della defunta artista Zhang Fenglan. L'opera "Aratura con il bue ", della famosa artista Bai Fenglan, risulta simile ad un graffito sul tema dell'epoca degli Han orientali, il che dà un'idea della complessità e profondità di questo tipo di arte. Bai Fenglan, insieme ad altre tre artiste di Ansai, ha addirittura ricevuto dall'Unesco il titolo di "maestra di livello mondiale delle carte ritagliate". Altre artiste hanno ricevuto il titolo di maestre di livello provinciale e statale o di eredi del patrimonio culturale immateriale di livello statale. Queste vengono spesso invitate a Beijing e all'estero per delle dimostrazioni pratiche, a prova dell'alta considerazione riservata al settore.

Quanto ai dipinti dei contadini, il museo ospita fra l'altro la "Testa di bue", opera di Xue Yuqing, premiata al concorso nazionale del 1988, i "Tre uomini" di Zhang Zhilang, e il "Gallo", opera della grande maestra Cao Tianxiang, premiata a Parigi.

Il museo ospita anche una sezione dedicata alla storia dei tamburelli locali, un'altra gloria della città. Si tratta di tamburelli rossi cilindrici appesi alla vita, che permettono ai suonatori di effettuare nel frattempo delle frenetiche danze.

Le numerose compagnie di tamburini di Ansai si esibiscono sul posto in occasione dei numerosi festival organizzati dalla municipalità per incrementare il turismo, e sono spesso in tournee in tutta la Cina, il che permette un notevole ricavato economico ai suoi membri. Anche i canti Xintianyou non sono da meno, con molti giovani che apprendono l'arte per via delle maggiori possibilità di concerti legate al turismo.

Il motivo che avete ascoltato, intitolato "30 li", dice fra l'altro:

30 li in pianura e 40 sull'acqua,

per 70 li penso alla mia ragazza,

al suo viso bianco, ai suoi bei denti,

e ai suoi begli occhi, chissà cosa vedono ora...

il sole sorge sul monte ad est e tramonta sul monte ad ovest

ovunque arrivo, penso a te, e piango...

In cinese, il motivo è ricco di ripetizioni dei termini dialettali, che lo rendono molto caldo e colorato. I motivi Xintianyou, come le carte ritagliate, sono sempre stati una parte indispensabile della vita della gente dell'altopiano del loess, raccontando le sue gioie e dolori, speranze e delusioni, il tutto con ardore e poesia. Un altro motivo, che trovo molto bello, dice fra l'altro:

Mi specchio nel vetro pulito della finestra

E vedo una bocca rossa e dei denti bianchi che mi sorridono.

La tua lanterna nel guscio d'uovo illumina solo metà del letto di mattoni,

La tua ciotola di vino è piccola come un chicco di riso,

Ma non ti trovo povero.

Le carte ritagliate, i tamburini e i canti Xintianyou sono uno dei tanti patrimoni culturali immateriali che la Cina sta cercando di preservare, nel caso di Ansai con notevole successo. Ansai ha infatti un poderoso piano di sviluppo economico basato proprio sulla valorizzazione di queste sue tre risorse tradizionali, per cui organizza molte manifestazioni di ogni tipo nel corso dell'anno, che attirano un vasto pubblico di turisti e di appassionati. Le tre arti folcloristiche locali vengono anche insegnate nelle scuole, creando le future generazioni di artisti, una cosa davvero ammirevole. A livello nazionale, quanto alle carte ritagliate, si vedono anche delle riuscite applicazioni nell'arte moderna e nella decorazione di interni, che acquistano così dei tocchi decisamente cinesi.

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