L'intervista esclusiva a Wang Jinzhe, rappresentante governativo generale del Padiglione cinese all'Expo di Milano
  2015-05-29 14:11:24  cri

Tra l'altro, vogliamo presentare i risultati raggiunti dalla Cina dopo la riforma e l'apertura e il sempre più elevato tenore della vita della popolazione. Tra cui un importante argomento è l'urbanizzazione che riveste un importante significato per la Cina. Per realizzare lo sviluppo sostenibile del Paese, l'urbanizzazione gioca un ruolo prioritario e darà grande contributo. L'urbanizzazione, come l'approccio del nostro futuro sviluppo, dovrebbe essere trasmessa ai visitatori. Del resto, vogliamo presentare anche la cooperazione nel campo agricolo con gli altri paesi, l'impegno fatto dalla Cina per aiutare i paesi che ne hanno bisogno, la soluzione della questione di alimentazione e nutrizione di più di 1 miliardo e 300 milioni dei cinesi e il trasferimento ai paesi in via di sviluppo delle tecnologie agricole, come quella del riso ibrido di Yuan Longping. Infine vogliamo dire a tutti che la Cina è un paese amico e pacifista. L'Expo può essere una piattaforma di scambio e di amicizia che collega i visitatori di tutto il mondo. Credo che ci saranno molti contenuti all'Expo. Lavoreremo per realizzare tutti questi obiettivi.

 

CRI: Per ogni edizione dell'Expo, i padiglioni self-built destano la maggiore attenzione del pubblico. Molti si sono interessati dei tre padiglioni self-built che la Cina presenterà, in particolare quello nazionale. Ci potrebbe fare una presentazione?

Wang Jinzhen: Direi che il padiglione nazionale della Cina sia un punto di interesse. Per il momento, tutti i padiglioni nel parco dell'Expo, sia cinesei che stranieri, si limitano ad essere puramente edifici di cui si può ammirare solo il design esterno, senza potere vedere ciò che all'interno della struttura. Dal punto di vista architettonico, il padiglione nazionale della Cina è particolare. Penso che dopo l'apertura dell'evento, i visitatori ne faranno un giudizio. Ti racconto una storia, l'altra volta che mi sono recato al cantiere del padiglione, ho incontrato un architetto che ha preso parte ad alcuni progetti dell'Expo di Shanghai e dell'aeroporto di Shenzhen. Gli ho richiesto di fare un giudizio circa il padiglione Cina. Ha detto tre frasi che mi hanno lasciato una profonda impressione. Pirma è che il design architettonico del padiglione nazionale della Cina sembra l'unico all'interno del parco, secondo, ognuno dopo avere visitato l'Expo sarà impressionato più o meno di qualcosa, il padiglione nazionale della Cina sarebbe uno di questi. Terzo, il padiglione Cina eccelle per il suo space arts. Questo è il giudizio di un architetto sul padiglione. A parte il design, contano anche i progetti espositivi all'interno della struttura, che lasciamo ai visitatori di giudicare.

L'area espositiva è divisa in tre parti: "Civiltà agricola", "Per il popolo, il cibo è importante come il cielo" e "Intelligenza verso il futuro" Tra l'altro, nel padiglione Cina sarà proiettato un film tematico "Ricongiungimento" che racconta la riunione di una famiglia di quattro generazioni in occasione della festa della primavera. I protagonisti, tre ragazzi di diverse professioni in diverse città, nutrono una forte nostalgia prima di ritornare alla casa. All'intero del padiglione è allestita un'installazione in grandi dimensioni chiamato "uno sguardo indietro sul campo", che è praticamente composta da più di 20 mila fibre ottiche di LED, che compongono uno gigantesco schermo di 320 mq per proiettare le montagne, i fiumi, le praterie e i deserti del Paese e le scene dell'agricoltura, della selvicoltura, dell'allevamento degli animali e della pescicoltura. Insomma ciò che vogliamo presentare è "cielo, terra, uomo e armonia". 


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