Il misterioso altopiano Qinghai-Tibet è sede del Qomolangma, la cima più alta della Terra, e del grande canyon allo Yarlung Zangbo, il più grande del mondo. La particolare geomorfologia di quest'ultimo, consente la vita a particolari e svariate specie di piante. Il grande canyon allo Yarlong Zangbo è il paradiso della flora e della fauna dell'altopiano Qianghai-Tibet.
Al mattino presto, quando la prima luce del sole illumina le cime dei picchi vertiginosi e la nebbia si alza lentamente su per i dirupi tagliati del grande canyon, le foreste lungo il fiume sono immerse nella nebbia. Un immenso corridoio permette di accumulare a nord le correnti d'aria calda e umida provenienti dall'Oceano Indiano. Per questo, il clima del distretto di Medog, è tropicale e subtropicale, malgrado si trovi 6 gradi a nord del Tropico del Cancro.
Le foreste pluviali sempreverdi e semisempreverdi delle regioni montane basse sono largamente distribuite al di sotto dei 1.100 metri. Nella foresta, si trovano le generazioni posteriosi di Arenga pinnata e Caryota obtusa che competono per lo spazio, Calamus sp., Tetrastigma planicaule ed Entada phaseoloides, sfruttando la loro capacità di arrampicarsi, passano da un albero all'altro, Musa sp., Elatostema laxicy-mosum, Amischetolype sp. E Phrynium placentarium rubano le risorse del terreno, la maggior parte delle orchidee si arrampica sugli alberi, la pianta di Neortopteris nidus, annidata fra i rami degli alberi, raccoglie le foglie secche e l'acqua piovana come l'uccello che fa il nido, le briofite si trovano sulle foglie degli alberi e vari tipi di fungo crescono sui rami secchi. La vita nella foresta pluviale è così vivace tutto l'anno.
Sopra i 1.100 metri, grazie alle correnti d'aria umida, si distribuiscono le foreste di latifoglie sempreverdi e semisempreverdi delle regioni montane. Nel bosco di latifoglie, prevalgono le piante di Casta-nipsis ceratacantha, Castanopsis hystrip e Lithocarpus xizangensis che appartengono alla famiglia delle fagacee, Cyclobalanopsis Lamellosa e Cyclobalanopisis Xizangenisis compaiono nella foresta di latifoglie semisempreversi. Ogni anno, in aprile, non appena cadono le foglie, contemporaneamente ne crescono di nuove con un cambio evidente di stagione, da cui il nome di foresta semisempreverdi. Nelle foreste sono diffuse Schefflera octophylla Harms, Melocalamus elevatissimus, Neomicrocalamus pranii, Cephalosta chyum capitatum ed Elatostema cuneiforme. Grazie all'umidità portata dalla bruma e dalle nuvole, che consente lo sviluppo delle briofite tutto l'anno, la foresta è chiamata anche ''della bruma''o ''delle briofite''.
Sopra i 2.400 metri sono diffuse specie di latifoglie subalpine. L'abete è la pianta più diffusa fra i 2.400 e i 2.800 metri. La sua altezza supera i 60 metri, il diametro è di 2 metri. Le piante di azalea sotto gli alti alberi sono molto robuste. Alcune specie raggiungono un'altezza di oltre 10 metri e un diametro fra i 20 e i 30 centimetri.
La zona fra i 2.800 e i 4.000 metri è il regno dell'abete di Medog. Più basso della specie Tsuga chinensis, raggiunge circa 40 metri di altezza. E'diffuso anche il larice.
La corrente d'aria umida, dopo aver attraverso numerosi monti e colline e dato luogo a precipitazioni, con la sua forza residua consente la crescita delle piante erbacee e arbustive delle quote più elevate. Le azalee di vari tipi sembrano proclamare al mondo che esse sono padrone dell'alta montagna.
In questa stagione, tranne la genziana, le altre piante non sono in fiore.
Malgrado la nostra spedizione non fosse avvenuta durante l'epoca della fioritura, nel grande canyon molte specie, come Vernonia, Leontopociu sp., Crawfurdia sp. E l'anemone, erano sbocciate, facendoci pensare di essere entrati nel mondo dei fiori. Ci sono anche molte piante con frutti commestibili, come l'arachide gigante, il mandarino amaro, il melo selvatico e Rubus sp. Il grande canyon dello Yarlung Zangbo è un paradiso della flora e della fauna della Cina e del mondo, dove sono diffuse oltre cento tipi di orchidee, nonchè algolonia spimulosa, Banophora sp., Rhodiola sp., Sanssurea e Taxus chinensis. Quest'ultimo è molto efficace contro il cancro.
Articolo tratto dal N°05/1999 della rivista "La Cina ", distribuira da China Internation Book Trading Corporation