L'origine dei vari piatti del cenone per la vigilia del capodanno cinese
  2012-01-12 15:35:03  cri

Alla vigilia del capodanno cinese, qualunque sia la distanza e quanlunque sia l'impegno di lavoro, la gente si auspica sempre di tornare a casa propria per partecipare al cenone della vigilia di capodanno con tutti i membri della famiglia riuniti. Se qualche volta un membro della famiglia non riesce a tornare a casa, i familiari gli conservano un posto a tavola, un paio di bastoncini e una scodella, come anche lui stesse a casa. Questo cenone è anche chiamato "la gioia di tutta la famiglia" ed è un banchetto familiare molto importante per i cinesi.

Secondo i costumi tradizionali popolari della Cina, i piatti per il cenone della vigilia del capodanno cinese devono essere molto raffinati e speciali e di solito, ci sono, tra i molti piatti, ravioli in brodo, ravioli, spaghetti lunghi, e yuanxiao( palline dolci al sesamo di riso glutinoso).

Mangiare ravioli in brodo a capodanno significa dare inizio al nuovo anno. Secondo la leggenda, l'antenato degli uomini Pangu separò il cielo dalla terra, concluse lo stato primitivo (la pronuncia di stato primitivo in cinese è "huntun" come quella dei fonemi per ravioli in brodo) e creò il mondo. Inoltre, i fonemi "huntun" indicano anche un'altra parola che significa "un granaio pieno di cereali". I ravioli sono uno dei cibi tradizionali del nostro paese, chiamati anche "bianshi" o "bobo bolliti". Nell'antichità c'erano solo gli "huntun" e non i ravioli. Poi si modellarono gli "huntun" a forma di luna crescente, che diventarono "jiaozi"(ravioli). Nella dinastia Tang, l'abitudine di mangiare i ravioli era già stata diffusa fino ai margini del nostro paese.

Alla vigilia del capodanno cinese, una volta suonate le 12 di notte, si cominciano a mangiare i ravioli ("jiaozi"), proprio a mezzanotte perchè il fonema zi di jiaozi unito a quello shi che significa ora-tempo indica l'orario dalle undici di sera all'una di notte , e poichè i fonemi "jiaozi" hanno anche il significato di sostituzione del vecchio con il nuovo, il tocco della mezzanotte assume questo significato di passaggio.

Gli spaghetti lunghi si chiamano anche spaghetti della lunga vita, e mangiandoli a capodanno ci si augura una vita lunga cento anni. Nell'antichità tutti i farinacei si chiamavano focacce, perciò gli spaghetti in brodo anche si chiamavano anche focacce in brodo. All'inizio i pezzi di pasta non erano nè spianati nè battuti, ma si strappava la pasta preparata in pezzi con le mani e li si gettava nella pentola, un metodo simile a quello attuale per fare "wuyatou" e "houerzi" usato nella Cina settentrionale. Dalla dinastia Tang in poi, si cominciò ad usare il tagliere per spianare la pasta, creando così gradualmente spaghetti diversi: lunghi, corti, secchi, vegetariani, di carne o pesce...

In molte località cinesi durante il cenone per la vigilia del capadanno ci si accompagna anche con degli stuzzichini che portano fortuna. Per esempio, le giuggiole (in cinese zao dove il fonema zao significa anche presto e perciò ci si augura l'arrivo in anticipo della primavera), cachi secchi (shibing in cinese, dove i fonemi sono simili a quelli che hanno il significato che le cose vadano come si desidera), mandorla dell'albicocca xingren (stessi fonemi che significano anche l'arrivo della felicità), formaggio di soia doufu ( dove poichè il fonema fu sta anche per fortuna e quello di dou anche per tutti , si augura buona fortuna a tutta la famiglia), piatto dei tre cibi freschi sanxian (dove sanyangkaiai, significa che l'arrivo della privamera porta anche fortuna), le noci changsheng cioè dalla lunga vita (dove il fonema changsheng significa anche longevità), gnocchi di riso glutinoso (niangao, dove poichè i fonemi nian per anno e gao anche per alto, mangiandoli ci si augura un anno sempre migliore)...

Naturalmente i piatti per il cenone della vigilia del capodanno cinese adesso sono sempre più abbondanti: carne, pesce, sapori di mare e di monti. I migliori piatti che si possono assaggiare durante un anno sono serviti in tavola facendo sì che l'appetito di tutta la famiglia ne sia soddisfatto e che questa ne tragga fortuna.

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