L'etnia Lahu
  2010-12-27 16:16:11  cri

L'etnia Lahu ha una popolazione di oltre 400 mila abitanti, occupando il 23esimo posto per demografia nelle 56 etnie cinesi. Essa si distribuisce in 24 province, municipalità e regioni autonome del nostro Paese e il 99% della popolazione si trova nella provincia dello Yunnan, nella Cina sud-occidentale.

 (Audio)

La provincia dello Yunnan è il paese natale dell'etnia Lahu. In generale, l'etnia Lahu si trova presso le due rive, occidentale e orientale, del Fiume Lancang e ai due lati del monte Ailao. Da lungo tempo, la popolazione dell'etnia Lahu convive in modo armonioso con la popolazione Han, Yi, Hani, Tai, Wa, Bulang, Jingpo e Hui, mantiene buoni rapporti con le popolazioni delle varie nazionalità, sfruttando e salvaguardando insieme il confine sud-occidentale della Cina e aggiungendo valore alla cultura cinese.

La lingua Lahu fa parte del ceppo linguistico sino-tibetano. Nel 1957, è stata elaborata la lingua alfabetica lo standard sulla base di quella originale.

La popolazione dell'etnia Lahu crede nel buddismo theravada,e nel panteismo primitivo e una piccola parte è cristiana e cattolica.

La tradizionale casa d'abitazione Lahu è di forma quadrata, significa che il proprietario ha posizione stabile e vita tranquilla; la casa si divide in due piani, quello di sopra è riservato alle stanze e al salotto, al centro del salotto c'è un focolare acceso tutto l'anno, al piano di sotto invece c'è un magazzino e la stalla; all'esterno c'è un campo riservato all'essicazione dei cereali e allo svago.

La popolazione dell'etnia Lahu preferisce il colore nero agli altri colori. L'abito tradizionale delle donne è un mantello con spacco a destra di colore nero, lungo fino ai piedi, sul colletto, maniche e spalle ci sono merletti con disegni geometrici di colore rosso, bianco e blu, molto simile agli abiti dei pastori del nord. Alcuni ritengono che quest'abito discenda dal Chipao, un abito tradizionale delle donne cinesi; le donne Lahu portano pantaloni lunghi neri e sulla testa un copricapo fatto da più di tre metri di stoffa nera intrecciata con delle frange alle estremità, una frangia pende fino alla schiena, i piedi sono scalzi e sui polpacci hanno degli scaldamuscoli. L' abito degli uomini è fatto da stoffa nera con apertura a destra o al centro, sotto portano i pantaloni lunghi e larghi e sulla testa copricapo di stoffa nera o berretto.

Gli abitanti Lahu preferiscono cuocere il riso mettendolo nella canna di bambù, perché cosi non perde il sapore del riso e acquista il profumo di bambù, così nella lavorazione del tè, quando raccolgono il tè fresco, lo mettono nella canna di bambù, poi lo portano vicino al forno per asciugare, quando vogliono bere il tè, tagliano la canna e si servono di una presa.

L'etnia Lahu ha una letteratura orale molto abbondante, la poesia Tuomiko è molto amata dalla gente, anche la musica e la danza dell'etnia Lahu sono molto particolari. Gli strumenti musicali tradizionali sono il Lusheng e il violino a tre corde. Il lungo poema dell'etnia Lahu Mupamipa racconta la storia della nascita dell'etnia Lahu, raccontando che i loro antenati sono nati dalle zucche e la popolazione dell'etnia Lahu considera le zucche come simbolo dell'etnia. Il Lusheng è fabbricato dalla zucca ed è uno strumento musicale molto popolare.

La Kuozha è la festa più importante dell'etnia Lahu, cade normalmente in gennaio secondo il calendario lunare cinese e dura 9 giorni, ogni tre giorni una fase lunare: dal primo al 4 gennaio, si prende l'acqua fresca. Il primo giorno della festa, dopo il primo canto del gallo all'alba, tutti i giovani e le giovani corrono velocemente vicino alla sorgente per prendere l'acqua, l'acqua fresca viene considerata il simbolo della purezza e di felicità, chi arriva prima è fortunato per tutto l'anno. Il terzo giorno della festa, la gente porta le vivande ai parenti cantando e danzando. Dall'ottovo al nono giorno è la seconda fase, viene definita la festa degli uomini, dal 12esimo al 14esimo giorno è la terza fase, viene chiamata Xiaozha, cioè il gioco dell'altalena.

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