La zona a sud del Fiume Azzurro conta un buon numero di antiche cittadine, tra cui spicca Luzhi, posta 25 km a sud-est della città di Suzhou, una delle sei più famose, così chiamata perchè il poeta di epoca Tang (618-907) Lu Guimeng, chiamato anche Puli, vi si ritirò in solitudine. Oltre ai paesaggi particolari tipici delle zone lacustri a sud del Fiume Azzurro, Luzhi vanta anche degli speciali costumi tradizionali.
Luzhi è un insieme di villaggi della dinastia Ming (1368-1644), copre una superficie di 1 kmq, mentre la zona sottoposta a tutela interessa 4 kmq. L'area è intersecata da canali dalle acque azzurre, scavalcati da ponticelli, che creano un piacevole paesaggio. Secondo le "Cronache di Puli", Luzhi si chiamava in origine Puli, perché ad ovest del villaggio si trovava lo stagno omonimo. In seguito, visto che ad est c'era il porto di Zhi, collegato a 6 direzioni da una rete di canali simile alla forma del carattere cinese Lu, cambiò nome in Luzhi.
Entrando nella cittadina attraverso l'arco rituale, si nota prima di tutto la statua del "Luduan", il mitico unicorno. Secondo una leggenda, il Luduan passò di qui durante un'ispezione alla Cina, decidendo poi di rimanervi per la semplicità e lealtà degli abitanti e la bellezza del paesaggio, propizio anche dal punto di vista del Fengshui. Molte donne rurali della zona di Luzhi mantengono ancora l'abbigliamento ed i riti tradizionali, avvolgendosi il capo con una sciarpa e indossando camicie e pantaloni realizzati con riquadri di stoffa colorata, gonne al ginocchio e scarpe ricamate, originando uno stile particolare tipico delle aree lacustri, per cui sono soprannominate "minoranze di Suzhou". Anche gli abiti delle guide locali dimostrano la particolarità del luogo, in armonia col paesaggio circostante, creando un semplice e colorato dipinto naturale dei costumi tradizionali delle aree lacustri.
Camminando lungo le stradine della cittadina, ovunque emerge l'intensa atmosfera tradizionale. Sulla riva di un canale, un anziano seduto a gambe incrociate è concentrato nella pittura; davanti alla porta di una casa di un vicolo lungo e stretto, un'anziana ripara delle vecchie ciabatte di fibre naturali; dalle barche sui canali provengono delle risate; attorno al prato, una decina di donne in abiti tradizionali interpretano con naturalezza una danza tradizionale, mentre le canne di bambù che portano in mano risuonano piacevolmente, in perfetta armonia con la melodia. Tutte queste scene lasciano una delicata impressione nei cuori dei turisti.
Questa è Luzhi, una cittadina vecchia di mille anni che ci riempie di nostalgia.