Zhang Qian era un uomo ambizioso. Nel 139 avanti Cristo fu inviato dall'imperatore Wudi della dinastia Han a visitare i paesi situati ad occidente della Cina. Il vice comandante si chiamava tang Yifu. Mentre Zhang proseguiva verso ovest, dopo aver lasciato Longxi (distretto di Lintao, nella provincia del Gansu), venne catturato dai Xiongnu (gli Unni). Costoro cercarono di piegare la sua volont e di umiliarlo, ma Zhang dette sempre prova di grande coraggio. Dopo una decina di anni, riusc a fugire e, insieme a Tang Yifu, prosegu il suo viaggio verso ovest.
Dopo essere passato per Fergana in ex Unione Sovietica e Kang Ju (una fascia di terra fra il lago balchas e il lago d'Aral) giunse finalmente a Da Rou Zhi (sul corso medio dell'Amu Darya). Zhang Qian rimase oltre un anno a Da Rou Zhi e nella Battriana sul corso inferiore dell'Amu Darya. Sulla via di ritorno fu nuovamente catturato dagli Unni che lo tennero prigioniero pi di un anno. Nel 126 avanti Cristo, Zhang Qian e il suo seguito riuscirono, approfittando delle lotte interne fra gli Unni, a mettersi in salvo e a raggiungere Chang'an.
Nel 119 avanti Cristo, Zhang Qian alla testa di 300 uomini, ognuno dei quali aveva due cavalli, raggiunse il gruppo nomade del Regno di Wu Sun, che si era trasferito dal Gansu nella vallata del Fiume Illi e sul corso superiore del Fiume Chu. Essi portavano con s migliaia di buoi e di pecore e altri ricchi doni. Da quella localit, Zhang Qian mand inviati a Fergana, Kang Ju, Da Rou Zhi, nella Battriana nell'Iran e in India.
Zhang Qian torn con una grande mole di informazioni sulla geografia, i costumi, le abitudini e i prodotti dell'Asia centrale. I paesi di questa regione a loro volta vennero a conoscenza della prosperit e del benessere esistenti nella terra di Cina. Da ambo le parti furono mandati numerosi inviati, aprendo cos un nuovo capitolo nella storia delle comunicazioni fra l'Oriente e l'Occidente.
Seguendo le orme di Zhang Qian, i cinesi e le minoranze nazionali della Cina del nord-ovest e numerosi stranieri continuarono a percorrere la via della seta. Lunghe carovane cariche di seta, damaschi, e altri prodotti intraprendevano per settimane e settimane questo difficile viaggio. Coperti dalla polvere sottile dell'altopiano del loess, i carovanieri rompevano l'eterno silenzio del Corridoio del Gansu e risvegliavano il Bacino del Tarim dal suo lungo sonno.
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