Fra le 56 etnie cinesi, l'etnia tibetana eccelle nel canto e nella danza. In Tibet, dove si concentra l'etnia tibetana, è diffuso il detto: "La gente di qui se sa parlare sa anche cantare e se sa camminare sa anche danzare". Da millenni i monti innevati e le immense praterie dell'altopiano Qinghai-Tibet hanno formato numerosi cantanti tibetani. Nell'odierno programma vi presenteremo Danzeng, un famoso cantante tibetano salito sul palcoscenico mondiale dall'altopiano Qinghai-Tibet.

"La neve si ammassa sulle cime dei monti e, sciolta, inumidisce la terra. I pastori provano grande gioia..." Si tratta della canzone della sua terra natale più amata da Danzeng. Nato in una famiglia contadina della prefettura di Xigaze, in Tibet, Danzeng forse non avrebbe mai pensato che sarebbero state proprio le canzoni della sua terra natale a portarlo sulla scena mondiale.

Nel corso dell'infanzia la famiglia di Danzeng era povera, tuttavia, sebbene privi di un alto livello culturale, i genitori insistettero nel mandarlo a scuola. Dopo il diploma delle superiori, il ragazzo superò gli esami di ingresso alla facoltà di arte dell'Istituto Magistrale tibetano, iniziando a ricevere un'istruzione artistica regolare, apprendendo non solo la ricca e variata musica tradizionale tibetana, ma anche la storia dello sviluppo della musica occidentale.

Nel 1981 per la sua straordinaria prova di laurea Danzeng è entrato nella Compagnia di canto e danza tibetana come un artista-cantante. Sei mesi dopo è stato ammesso al Conservatorio di Shanghai, famoso istituto cinese di istruzione superiore musicale. Raggiunta Shanghai, grande città della Cina orientale, dall'altopiano innevato lontano migliaia di chilometri, egli ha iniziato a sottoporsi ad una formazione specialistica quadriennale in musica vocale.

Dangzeng ricorda che quando studiava al Conservatorio di Shanghai, era l'unico studente della classe proveniente dal Tibet e che  non avendo mai ricevuto una formazione regolare in musica vocale, all'ammissione il suo livello di canto risultava il più carente della classe.

"Dopo la nostra ammissione al Conservatorio di Shanghai, i vari dipartimenti di Shanghai, ivi compresa la Commissione municipale per gli affari etinici, hanno dimostrato ogni premura verso noi studenti tibetani. Dato che la nostra base era molto inferiore, il Conservatorio ha organizzato per noi ripetizioni apposite."

Con la guida e l'aiuto degli insegnanti, Danzeng ha trovato la propria migliore combinazione tra la musica vocale tibetana e i vocalizzi della musica moderna. Quattro anni dopo si è laureato con ottimi risultati,  piazzandosi al secondo posto nella classe ed iniziando a diventare un giovane dotato di grandi potenzialità sulla scena artistica tibetana. Nel 1985 egli ha ottenuto il "Premio fenice d'oro", il massimo del primo Concorso nazionale di musica vocale delle minoranze etniche. Nei 15 anni sucessivi, ha ottenuto alcune decine di premi in concorsi di musica vocale di livello sia nazionale che regionale. Nel frattempo ha integrato gradualmente lo stile di canto etnico con il bel canto occidentale, di conseguenza il suo stile artistico si è fatto sempre più maturo.

All'inizio degli anni '90 del 20° secolo, come messaggeri della cultura tibetana, Danzeng e altri artisti della regione hanno iniziato a marciare verso il palcoscenico mondiale, lasciando le loro tracce in una ventina di Paesi di Asia, Europa e America del nord e del sud. Tramite le loro rappresentazioni, molti spettatori stranieri hanno iniziato a conoscere la ricca e svariata cultura etnica del Tibet.

Danzeng si è così espresso: "Il Tibet è chiamato 'mare dei canti e delle danze'. La popolazione tibetana vive da generazioni su questa terra definita il 'tetto del mondo', dove ha creato la propria splendida cultura. Grazie alle profonde connotazioni della cultura tibetana, i nostri spettacoli all'estero hanno sempre ottenuto ottimi risultati. Molti stranieri non sono mai stati in Tibet, quindi non hanno alcuna idea sulla cultura tibetana. Quando la nostra troupe sale sul palcoscenico, nelle sale scoppiano subito applausi. Al termine degli spettacoli il pubblico si alza in piedi, applaudendoci a lungo."

Danzeng osserva che i loro spettacoli all'estero permettono anche ad alcuni compatrioti tibetani residenti all'estero che non conoscono bene l'odierna situazione tibetana di cambiare i loro punti di vista sul Tibet.

"Dopo la liberazione pacifica nel 1951, il Tibet ha visto un cambiamento radicale. Tuttavia influenzati da molta propaganda parziale, molti compatrioti tibetani residenti all'estero non sono al corrente dell'attuale situazione tibetana. All'inizio questi, incontrandoci, non ci trattavano amichevolmente. In seguito, assistendo ai nostri spettacoli, si sono resi conto che la cultura tibetana effettivamente non ha subito alcun sabotaggio, quindi ora anche loro intendono tornare in Tibet per una visita."

Le frequenti tournee costringono Danzeng a stare lontano dai familiari per circa sei mesi all'anno. Ciononostante la moglie A Mei si dimostra molto orgogliosa quando parla del marito.

"E' un buon marito. Tutti della nostra Compagnia di canto e danza lo ritengono un marito modello. Tornato dagli spettacoli, si occupa di tutti i lavori domestici. Le ragazze della campagnia mi invidiano per aver trovato un marito così. Anch'io appoggio il suo lavoro."

Durante la Festa nazionale del 2004, Danzeng e la figlia, che studia alla Scuola di danza annessa al Conservatorio di Shenyang, nella Cina nord-orientale, si sono esibiti per la prima volta sullo stesso palcoscenico di Pechino. Danzeng si dice soddisfatto della performance della figlia.

"Mi sono recato più volte a Shenyang per visitare mia figlia. Il Conservatorio di Shenyang tiene in gran conto la formazione degli studenti tibetani, riservando loro i migliori insegnanti e strutture didattiche della scuola. I risultati ottenuti da mia figlia sono strettamente collegati all'attenzione prestata dalla scuola."

Danzeng osserva che come cantante tibetano, egli continuerà ad offrire agli spettatori cinesi e stranieri le sue canzoni. Come visiting professor dell'Istituto d'arte dell'Università del Tibet, egli dedicherà più tempo all'insegnamento universitario, trasmettendo ai giovani la sua tecnica canora, le esperienze ottenute sul palcoscenico e le sue impressioni sulla vita artistica.