L'ambasciatore cinese in Giappone Wang Yi era presente al convegno. Nel suo discorso d'inaugurazione, Wang Yi ha detto che la Seconda Guerra Mondiale è stata una sfida fra il bene e il male, la vittoria del bene dona un significato storico estremamente importante. Oggi, affrontare in modo corretto quel pezzo di storia costituisce una base solida dell'ordine internazionale postbellico, dello sviluppo pacifico del Giappone e del mantenimento di un sano e stabile sviluppo delle relazioni sino-giapponesi.

Confermando appieno il significato del convegno, Wang Yi ha anche espresso la speranza che il convegno faccia il bilancio delle esperienze e delle lezioni storiche, spiegando l'importanza del persistere su una via di sviluppo pacifico, promuovendo su questa base la salvaguardia collettiva della pace regionale tra i vari paesi asiatici e cercando uno sviluppo comune.

L'ex-premier giapponese Murayama Tomiichi ha altresì scritto un discorso per il convegno. Egli ha ribadito la sua posizione del 1995 sull'introspezione e scuse per la guerra aggressiva. Egli, criticando i precedenti governi nel non averla sufficientemente applicata, ha sottolineato l'importanza di una concreta introspezione, mantenendo le promesse, in modo da ottenere la fiducia dei vicini Paesi asiatici.

Un giornalista tedesco partecipante al convegno ha detto che l'atteggiamento giapponese nell'evitare la realtà storica ha impedito la vera realizzazione di una riconciliazione nazionale con i vicini Paesi asiatici. Non affrontando sinceramente la storia non si può parlare di futuro.

Gli studiosi autorevoli di Cina, Giappone e Corea del Sud partecipanti al convegno hanno anche discusso cordialmente il ruolo della Cina nel campo di battaglia antigiapponese e nella Guerra mondiale contro il nazifascismo, confermandone appieno l'importante ruolo svolto.