Forse non sapete che la Mongolia Interna e' punteggiata da cumuli di pietre detti "Aobao", posti su alture geomanticamente importanti, attorno a cui I Mongoli compiono dei giri rituali e presso cui organizzano festeggiamenti vari. In una recente visita alla citta' di Chifeng, 400 km a nord -est di Pechino, la cui giurisdizione copre ben 90.000 kmq di verdi praterie, deserti e montagne, ho potuto notare moltissimi di questi Aobao, simili ai Manidomo tibetani. Estremamente interessante e' stato per me l'Aobao di Baiyin, posto su un'altura che domina una foresta di rarissimi abeti dalla corteccia rossa, che vivono in zone semiaride. Da notare che al mondo esiste solo una seconda foresta del genere in California, da cui l'importanza del sito. A Baiyin , ora eretto a parco naturale protetto, ogni anno il 13 maggio del calendario lunare si radunano intorno all'Aobao centinaia di mongoli, che, piantate le loro yurte all'intorno, festeggiano l'arrivo dell'estate con canti e danze, la lotta tradizionale e le corse a cavallo. Un altro Aobao si trova sulla cima piatta di un'altura che domina la prateria che si estende fra la foresta di abeti rossi e il lago Dali. Si tratta di una sconfinata prateria pianeggiante, ma l'erba quest'anno non e' lussureggiante come in passato, per via della siccita' che ha colpito tutto il nord della Cina. Quindi in giro si vedono poche yurte e mandrie di mucche, pecore e cavalli. Pare che l'enorme lago Dali in passato coprisse anche la zona circostante l'altura piatta con l'aobao, infatti una testimonianza scritta ricorda che l'imperatore Kangxi , in visita, si fosse riposato sull'altura dopo averla raggiunta con una barca. Il lago Dali, dall'acqua a meta' fra salata e dolce, ospita una numerosissima popolazione di grosse carpe, molto ambite dai visitatori . Inoltre e' meta di uccelli migratori come I cigni , le gru dal collo rosso e bianco e gli aironi, che vi fanno tappa nei loro spostamenti dalla Siberia al sud della Cina. Per incrementare il turismo, lungo il lago sono stati creati due villaggi-vacanze, con yurte di stile mongolo per la notte ed un ristorante che offre ottimi piatti mongoli: innanzitutto la carne di pecora bollita ed arrosto, e poi lo squisito yoghurt, il miglio arrostito ed il te' al latte, serviti per la colazione. Presso uno dei due villaggi , posto su un'altura che domina il lago, si trova una piccola centrale elettrica eolica, con parte delle attrezzature importate dall'Olanda. Ormai sta diventando usuale in Mongolia vedere alture disseminate dalle pale in movimento di queste piccole centrali, che forniscono l'illuminazione ai villaggi circostanti. Infatti con il nuovo sistema di assegnazione in appalto di pascoli fissi, i Mongoli stanno diventando sedentari, e vivono quindi in casette di mattoni . Per risolvere il problema del mantenimento dell'equilibrio ecologico della prateria, il governo locale ha deciso di invogliare l'allevamento del bestiame nelle fattorie, riducendo il pascolo libero a delle funzioni per cosi' dire estetiche , di abbellimento del paesaggio a scopi turistici. Nell'ambito dello sviluppo su vasta scala dell'ovest della Cina, che comprende anche la Mongolia Interna, per la prateria e' previsto un futuro legato al turismo. L'allevamento intensivo di capre e pecore porta infatti alla distruzione della prateria, gia' attaccata da precedenti negativi esperimenti di passaggio alla coltivazione di verdure e cereali e dal disboscamento delle aree circostanti. Ora si sta facendo un enorme lavoro di messa a dimora di alberi nel deserto prospiciente la prateria, per impedirne la desertificazione, a tratti gia' iniziata. In passato la zona era vulcanica, si trovano infatti qua e la' pietre porose scure, ed I laghi attuali sono in realta' crateri . Un'altra interessante attrazione locale sono le cavita'sulle cime di certi monti, ricordo di movimenti dei ghiacciai nella lontana epoca glaciale. Pare siano molto rari al mondo, e quindi meta di geologi e appassionati cinesi e stranieri. I monti locali, irti di rocce, sono oggetto dell'instancabile lavoro dei locali, che li stanno terrazzando per poterli coltivare ed impedire anche l'ulteriore erosione. Impressionanti sono i quattro enormi caratteri "Zhi Shan Zhi Shui", ossia risanare monti ed acque, realizzati con sassi sul pendio di certi monti gia' terrazzati, spesso con piani di aiuto di governi ed istituzioni straniere. Si tratte di imprese ciclopiche, paragonabili alla Grande Muraglia, che attraversa qui a tratti la prateria. La muraglia di epoca Jin e' ora un rialzo del terreno che emerge nel verde per centinaia di km . Una visione davvero impressionante.
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