Nel periodo delle Primavere e Autunni, il re di Qi Jinggong aveva tre arditi, Gongsun Jie, Tian Kaijiang e Gu Yezi, noti nell'intero Paese per la loro forza e coraggio. Tuttavia, diventati sempre più orgogliosi ed arroganti per i loro meriti, impensierirono il primo ministro Yan Ying, che temendo commettessero gravi errori, disse al re Qijinggong:

"Secondo me, i generali e i funzionari di un re saggio devono conoscere bene i rapporti gerarchici tra re e ministri e le regole tra superiori e inferiori. Solo così potranno reprimere le ribellioni all'interno e ostacolare i nemici all'esterno, saranno premiati dal re e rispettati dal popolo, ottenendo alte posizioni e considerevoli retribuzioni. Tuttavia Gongsun Jie, Tian Kaijiang e Gu Yezi non prestano affatto attenzione ai rapporti gerarchici tra re e ministri e alle regole tra superiori ed inferiori, quindi all'interno non riescono a salvaguardare la stabilità sociale ed all'esterno ad attaccare i nemici, risultando in persone che danneggiano il nostro Paese. Tanto vale eliminarli quanto prima!"

Il re Qijinggong rispose imbarazzato: "I tre sono tutti forti nelle arti marziali e hanno dato molti contributi alla mia causa, inoltre non è così facile sbarazzarsene, come fare?"

Yan Ying disse: "Non temete Maestà, so benissimo come fare!"

Un giorno mentre i tre erano a corte Yan Ying ordinò di portare due pesche fresche, dicendo: "Sua maestà ha appena ricevuto queste pesche ed ha ordinato di farvene dono. Purtroppo ce ne sono solo due! Quindi giudicate chi fra voi vanta meriti maggiori e consegnategli le pesche!"

Gongsun Jie disse: "Ho una forza tale da domare un cinghiale e catturare una tigre feroce, inoltre non so quanti nemici ho ucciso in battaglia, quindi per i miei meriti devo sicuramente mangiare una pesca!"

Tian Kaijiang osservò: "Comandando le truppe, sono riuscito a sconfiggere tre eserciti nemici e nessuno è più bravo di me, quindi devo assolutamente ottenere una pesca!"

Vedendo che le due pesche erano già state suddivise fra gli altri due, Gu Yezi, indignato, gridò: "Una volta accompagnando il nostro re ad attraversare un fiume, il suo cavallo venne addentato da un'enorme tartaruga, finendo nella corrente; superando grandissime difficoltà, sono riuscito a ucciderla e a salvare il cavallo e per la mia bravura la gente delle rive mi ha chiamato dio del fiume. Tuttavia oggi non merito neanche una pesca. Come sopportare un'umiliazione del genere?" Detto ciò, estrasse la spada e si si suicidò.

Stupiti e vergognosi, Gongsun Jie e Tian Kaijiang dissero: "Non siamo affatto bravi e coraggiosi come te, ed i nostri meriti non valgono i tuoi. Siamo stati troppo avidi nel suddividere le pesche in anticipo e se oggi non moriamo, non ci dimostriamo coraggiosi!" Detto fatto, i due estrassero la spada e si suicidarono.