Quest'anno riccore il 60 anniversario della vittoria della guerra mondiale contro il nazi-fascismo, e per il popolo cinese altres anniversario della vittoria della guerra di resistenza all'aggressione nipponica. La guerra di resistenza cinese, avvenuta negli anni '30 -'40 del secolo scorso costituisce da un lato la liberazione nazionale per la rinascita nella storia nazionale cinese e, dal lato dello scenario mondiale, un importante contributo alla vittoria della guerra mondiale contro il nazi-fascismo.
Il 18 settembre 1931 il Giappone occupa con la forza il nord-est della Cina e costituisce il Manchukuo, un paese fantoccio in Manciuria; l'episodio viene ricordato come "L'incidente del 18 settembre".
Nel 1932 aggredisce la citt di Shanghai - "L'incidente del 28 gennaio". Nel 1933 la volta di Shanhaiguan e Rehe nel nord della Cina, le truppe giapponesi occupano le citt, continuando le provocazioni armate.
Il 7 luglio 1937 il Giappone sferra un attacco sul Ponte Lugou, chiamato anche Ponte di Marco Polo, dando inizio ad una guerra d'aggressione su scala nazionale; il popolo cinese costituisce allora la resistenza e lotta contro l'aggressione giapponese.
Nei 10 anni che intercorrono tra l'Incidente del 18 settembre del 1931 all'inizio della guerra nel Pacifico (1941), il popolo cinese combatte pressoch da solo e resiste coraggiosamente senza rinforzi stranieri. Il sacrificio della Cina, con le sue ingenti perdite umane, ha arrestato l'avanzare delle truppe giapponesi nel nord e nel sud, facendo ostruzionismo all'alleanza nazi-fascista di Germania, Italia e Giappone e dando importanti contributi alla vittoria finale della guerra mondiale. Dopo lo scoppio della guerra del Pacifico, la lotta cinese di resistenza all'aggressione giapponese ha appoggiato non solo la strategia militare americana e britannica, la cosiddetta "Europa prima e Asia dopo", ma contribuito affinch sul campo di battaglia dell'Asia e del Pacifico si potesse passare dalla perseveranza militare alla controffensiva strategica.
Il 29 e il 30 luglio 1937, le truppe giapponesi hanno occupato Pechino e Tianjin, due grandi citt nel nord della Cina; il 13 agosto hanno attaccato Shanghai, la maggior citt del paese. I civili e i militari cinesi si sollevano contro l'aggressione giapponese. Nel novembre le truppe giapponesi sbarcano nel Golfo di Hangzhou, esercitando un accercchiamento. Il 12 novembre le truppe giapponesi occupano Shanghai e il 3 dicembre la capitale di allora Nanchino cade nelle mani degli aggressori. Il grande massacro di Nanchino ad opera delle truppe giapponesi ha scosso tutto il mondo; il numero di vittime della citt ha superto 300.000 persone. Nel febbraio 1938, le truppe giapponesi di occupazione nel centro e nel nord della Cina lanciano una grande battaglia unita a Xuzhou; durante la Battaglia di Tai'erzhuang avvenuta il 3 aprile successivo le truppe cinesi mettono fuori combattimento oltre 10.000 soldati giapponesi, ottenendo una vittoria. Tuttavia il 19 maggio le truppe giapponesi occupano Xuzhou, tenendo sotto controllo l'importante linea di trasporto nord-sud Tianjin-Pukou. Nell'agosto 1938 a Wuhan nel centro della Cina, le forze principali dei due eserciti si scontrano in battaglia, le truppe diffensive cinesi lottano intrepide, infliggendo gravi perdite umane alle truppe giapponesi; le truppe cinesi si ritirano il 24 ottobre da Wuhan, costruendo una linea diffensiva nella vicina Changsha e a Yichang; il 26 ottobre Wuhan cade nelle mani giapponesi. Con questi continui combattimenti le truppe giapponesi subiscono enormi perdite e si rendono incapaci di nuove offensive; la guerra antigiapponese entra quindi in una fase di perseveranza strategica.
L'Ottava Armata e la Nuova quarta armata guidate dal Partito Comunista Cinese entrano nelle zone controllate dalle truppe giapponesi, costruendo basi d'appoggio per condurre guerriglie antigiapponesi alle spalle del nemico. Nelle zone d'occupazione le truppe giapponesi effettuano frequenti rastrellamenti e alcune dirette offensive. Dal settembre 1939 al gennaio 1941 lanciano tre attacchi a Changsha nel sud della Cina, respinti tutti prontamente dalle truppe cinesi. Nel novembre 1939 le truppe giapponesi sbarcano nel Golfo di Qinzhou, lanciando una battaglia nel sud del Guangxi. Il 24 novembre occupano Nanning, capoluogo del Guangxi, avanzando verso il Passo Kunlun, un luogo strategicamente molto importante. Il 18 dicembre le truppe cinesi lanciano un controattacco, recuperando il 31 il Passo Kunlun. Nel luglio 1940 105 regimenti dell'Ottava Armata e delle forze locali lanciano una grande battaglia unita contro le truppe giapponesi, colpendo pesantemente gli aggressori. Nel 1942 le truppe cinesi di spedizione entrano in Birmania per cooperare le truppe inglesi, tuttavia queste ultime falliscono senza combattere, causando alla spedizione cinese gravi perdite.
Nel 1944 nel campo di battaglia del Pacifio le truppe giapponesi perdono il controllo marittimo. Per aprire una linea di trasporto terrestre, nell'aprile lanciano una battaglia nello Henan, Hunan e Guangxi. A quel tempo le truppe cinesi del Guomindang trascurano i preparativi di guerra e vengono sconfitte dalle truppe giapponesi che catturano 600.000 soldati cinesi. In seguito un centinaio di citt, come Xuchang, Luoyang, Hengyang, Changsha, Guilin, Liuzhou e Nanning cadono nelle mani giapponesi; anche numerose importanti basi aeree sino-americane vengono distrutte. Nel dicembre le truppe giapponesi controllano la linea di trasporto terrestre. Nella terza decade dell'ottobre 1943, le truppe cinesi dislocate in India lanciano controffensiva alle truppe giapponesi in Birmania; nel giugno 1944 dopo un risanamento anche le truppe di spedizioni cinesi ritirate nello Yunnan iniziano la controffensiva. Nel gennaio 1945 le due unit si uniscono, controllando la strada Cina - India e l'oleodotto. Nell'aprile 1945 per distruggere l'aeroporto di Yingjiang sino-americano, le truppe giapponesi lanciano un attacco nell'ovest dello Hunan. Tuttavia appena lacianta l'offensiva, i giapponesi vengono accercchiati dalle truppe cinesi rifornite di equipaggimenti americani.
Nell'agosto 1945 gli Stati Uniti lanciano bombe atominche in Giappone. L'8 agosto l'Unione Sovietica annuncia la guerra contro il Giappone, inviando truppe nel nord-ovest della Cina e nella Corea e annientando rapidamente le truppe giapponesi ivi disolacate. Il 15 agosto 1945 il Giappone annuncia l'incondizionata resa e il 2 settembre ne consegna la lettera. Il 9 settembre 1945 le truppe giapponesi d'aggressione in Cina si arrendono. La seconda guerra mondiale e la guerra del popolo cinese contro l'aggressione del Giappone finiscono vittoriosamente.
La guerra ha causato enormi perdite al popolo cinese, tuttavia la barbara aggressione giapponese ha suscitato lo spirito d'unit senza precedenti della nazione cinese. Attraverso otto anni di combattimenti sanguinosi, la Cina ha ottenuto la prima completa vittoria di resistenza all'aggressione, sin dalla Guerra dell'Oppio avvenuta nel 1840, gettando una base per la rinascita della nazione cinese.
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