Si è chiusa oggi la sessione annuale dell'Assemblea Popolare Nazionale cinese. Durante una conferenza stampa al termine della sessione tenutasi, il primo ministro Wen Jiabao ha risposto alle domande dei giornalisti cinesi e stranieri riguardanti lo sviluppo economico, l'elaborazione della Legge contro la secessione. Nell'odierno programma, vi trasmetteremo un servizio in merito:

Rispondendo alle domande dei giornalisti riguardanti lo sviluppo economico, Wen Jiabao ha affermato che attualmente il primo compito per il governo cinese consiste in continuare a mantenere lo stabilie e rapido sviluppo economico e il rafforzamento e miglioramento delle politiche di riaggiustamente marcoeconomico.

Nell'arco degli ultimi due anni, nell'ambito dello sviluppo economico cinese si è affermata una tendenza al surriscaldamento, il governo cinese ha adottato misure di riaggiustamento macroeconomico in modo da evitare grandi sommovimenti e l'eccessivo rialzo dei prezzi.

Wen Jiabao ha sottolineato che le misure di riaggiustamento macroeconomico hanno sicuramente raggiunto dei risultati, tuttavia le basi del riaggiustamento macroeconomico non sono solide. Egli ha detto:

"In realtà, i problemi dell'economia cinese sono problemi di natura strutturale, problemi legati ai modelli della crescita economica e problemi relativi al sistema. Ma per risolvere tali problemi in maniera definitiva c'è bisogno di tempo. Dobbiamo impegnarci costantemente, il governo cinese si impegnerà ulteriormente a risolvere questi problemi tramite il regolamento del meccanismo e delle misure economiche.

Rispondendo alle domande riguardanti il cambio di Renminbi, Wen Jiabao ha detto che alcuni richiedono la rivalutazione del Renminbi, sebbene non sappiano quali problemi potrebbero conseguire alla rivalutazione. La Cina è un paese responsabile, per quanto riguarda la rivalutazione di Renminbi e la formazione del sistema del cambio, la Cina non solo prenderà in considerazione gli interessi del proprio paese ma anche gli influssi sui paesi circostanti e sul mondo intero.

Egli ha rivelato che la Cina ricerca ulteriormente i metodi di riforma del cambio, affinchè il cambio mostri elasticità nell'ambito del mercato.

Nel corso della sessione annuale dell'Assemblea Popolare Nazionale appena conclusa, la Legge contro la secessione è stata approvata dalla maggioranza. Rispondendo alle domande in merito, Wen Jiabao ha ribadito che la Legge contro la secessione mira al rafforzamento e alla promozione dei rapporti fra le due sponde e a stimolare la riunificazione pacifica; non è una legge che mira al popolo di Taiwan, ma è una legge che si oppore e contiene le forze indipendentiste. Egli ha detto:

"Qui, in primo luogo, devo rivolgere un saluto ai 23 milioni di compatrioti taiwanesi. Lo scopo dell'elaborazione di questa legge è dimostrare il desiderio del popolo di tutto il paese, ivi compresi i 23 milioni di compatrioti taiwanesi, di salvaguardare la riunificazione del paese, l'integrità territoriale e di opporsi alla secessione di Taiwan dal paese. Al mondo esiste una sola Cina, i compatrioti taiwanesi sono nostri fratelli consaguinei, quindi speriamo che questi potranno condividere i nostri piani di leggi, e che i paesi e i popoli di tutto il mondo sosterranno il principio di una sola Cina, prenderanno a cuore la questione di pace e stabilità nello stretto di Taiwan e potranno comprendere e sostenere questa legge."

Wen Jiabao ha ribadito che, nonostante esista un filo di speranza, il continente cinese compierà instancabili sforzi per realizzare la riunificazione pacifica del paese. Egli ha anche sottolineato che, nell'ambito della soluzione del problema di Taiwan, il governo cinese persiste in una posizione ferma per cui la soluzione del problema è esclusivamente un affare interno della Cina e non permette ai paesi stranieri di intervenire. La Cina non spera che i paesi stranieri intervengano nel problema di Taiwan, ma neanche teme l'intervento dei paesi esteri.

Wen Jiabao ha risposto alle domande relative ai problemi rurali, agricoli, ai problemi dei contadini e ai problemi relativi ai rapporti sino-russi, sino-giapponesi e sino-indiani.