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    Le Antiche Favole Cinesi
    (GMT+08:00) 2005-03-14 17:54:08    
    Italia: positivo il commento dei media italiani sulla " Legge contro la secessione"

    Shan Dehai


    cri
    Dopo aver terminato con successo i loro vari compiti, si sono concluse a Pechino la terza sessione della decima Assemblea Popolare Nazionale e la terza sessione della decima Conferenza Consultiva Politica del popolo cinese.

    Sin dall'apertura delle due sessioni annuali, i mass media italiani hanno seguito strettamente i loro ordini del giorno e quasi ogni giorno i loro corrispondenti a Pechino hanno inviato articoli in merito, esprimendo le loro opinioni sui mutamenti verificatisi nel nostro paese. Nell'odierna "Pagina di commento" vi presenteremo i commenti di alcuni giornali italiani sulle due sessioni.

    I giornali italiani hanno dimostrato maggiore interesse verso due problemi: la velocita' di sviluppo economico e la legge contro la secessione. Parlando del problema del surriscaldamento economico cinese, il Sole 24 ore, citando le parole di Wen Jiabao, afferma in un articolo che la Cina di oggi deve frenare la sua corsa e non puo' piu' permettersi di cavalcare a tutti i costi una crescita quantitativa, ma deve assolutamente cercare di dare qualita' al suo sviluppo. Il che significa mettere un freno all'espansione dei settori economici in preda a un eccesso di investimenti fissi.

    Commentando questa grande svolta, l'articolo afferma che il rallentamento del tasso di sviluppo dell'economia, che fino a un paio di anni fa sarebbe stato fonte di grande preoccupazione per i dirigenti cinesi, oggi e' diventato addirittura un obiettivo di politica economica. Per il 2005 il governo cinese ha programmato un aumento del prodotto interno lordo dell'8%, un punto e mezzo percentuale in meno rispetto all'anno scorso. Un livello ritenuto sufficiente a creare 9 milioni di posti di lavoro, cosi da contenere la disoccupazione urbana entro il 4,6% e l'inflazione al 4%.

    Citando le parole del primo ministro Wen Jiabao, il giornale afferma che bisogna costituire al piu' presto un nuovo esercito di consumatori. Per prima cosa occorre creare un ambiente favorevole ai consumi tramite politiche fiscali, finanziarie e industriali finalizzate a stimolare la spesa privata, ma anche attraverso il rafforzamento delle infrastrutture, soprattutto nelle aree rurali e nelle zone piu' povere e depresse del paese.

    Il Sole 24 ore afferma infine: il passo obbligato e' ridurre il divario tra chi ha e chi non ha, tra ricchi e poveri e tra est e ovest, favorendo al tempo stesso lo sviluppo della classe media. Solo cos i cinesi potranno trasformarsi in giganti.

    Commentando la legge contro la secessione, il Corriere della sera afferma che il principio della riunificazione in un solo paese, ma con due sistemi, lo stesso principio che regola il rapporto con Hong Kong e Macao, ha ottenuto il riconoscimento dell'Europa e di quasi tutto il mondo occidentale. Il ricorso a mezzi non pacifici avviene solo nel caso in cui gli indipendentisti con qualsiasi nome e con qualsiasi espediente provocassero la secessione o nel caso in cui si esaurissero le possibilita' di una riunificazione pacifica.

    La legge contro la secessione, afferma il giornale, un pesante strumento di pressione psicologica e diplomatica col quale la Cina intende presentare alla comunita' internazionale, e agli Stati Uniti in particolare, il suo conto per i riassetti dell'area asiatica. La legge avverte gli Stati Uniti che nelle complesse partite sugli assetti del continente la Cina non accetta alcuna intromissione in affari di politica interna specie su punti storicamente di principio che non ha mai risposto in un cassetto.