Oggi Pai ci fa tornare bambini con gli occhi pieni di meraviglia davanti alle marionette tradizionali dell'Opera Cinese

2021-08-11 15:07:12
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Oggi Pai ci fa tornare bambini con gli occhi pieni di meraviglia davanti alle marionette tradizionali dell'Opera Cinese.

Tra le numerose tipologie di spettacoli di marionette cinesi, le marionette di legno, mosse da fili di canapa, di Quanzhou, si distinguono per lo stile dello spettacolo, la tecnica artigianale di costruzione della testa e la melodia tipica, che si sono tramandati perfettamente nel tempo: il motivo del loro inserimento nel 2006 nella prima lista del Patrimonio Culturale Immateriale statale cinese e nel 2021 nella lista delle “voci di best practice” del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO.

Le marionette di Quanzhou, nate alla fine della dinastia Tang, sono una forma di spettacolo tradizionale diffuso nel sud della provincia del Fujian. Comprensive di arte dello spettacolo, costruzione artigianale della testa e della struttura e melodia tradizionale, esse integrano in modo indissolubile arti plastiche, musica e linguaggio tradizionale.Diversamente dalla maggior parte delle compagnie attuali, in cui spesso gli artisti e le marionette compaiono contemporaneamente sul palco, nell’opera tradizionale i veri protagonisti sono le marionette. Le marionette tradizionali hanno la testa, le mani e i piedi di legno di canfora, mentre il tronco, le braccia e le gambe sono a intreccio di corde di canapa. Oggi, per alleggerirne il peso e renderle più flessibili, si ricorre al legno solo per la testa, il resto è di polistirolo, tenuto insieme da una struttura di fili di ferro.

Gli spettacoli comprendono quattro ruoli principali - l’uomo di mezza età, la donna, l’uomo dal carattere violento e il buffone - e 36 personaggi tradizionali. Traendo ispirazione dall’iconografia buddista, sono nate le figure del giovane valoroso, della donna bella e modesta, e dell’eroe e del buffone dai tratti esagerati.

Il passo è il movimento-base delle marionette. Per farle camminare bene, l’artista deve sottoporsi ad almeno un anno e mezzo di addestramento. Ad esempio, nel “passo del funzionario” i piedi puntano verso l’esterno, con ampi movimenti delle braccia, creando un effetto maestoso. Il “passo della donna”, caratterizzato da passi brevi e veloci, comprende lo sventolio di fazzoletti tra le mani. Nel “passo dell’anziano” figura spesso il bastone, con cui a volte l’anziano avanza curvo, tossendo. Nel corso degli spettacoli, le marionette sono mosse da una struttura di fili di canapa. Solo padroneggiando la costruzione delle marionette e la disposizione dei fili l’artista riesce a manovrarle correttamente. I fili di base sono 16, con 19 serie di movimenti classici. Per formare un artista delle marionette occorrono almeno dieci anni. Essi devono possedere delle mani forti e robuste, visto che ogni marionetta pesa oltre due chilogrammi e gli spettacoli durano almeno una-due ore.

Gli spettacoli di marionette di Quanzhou sono accompagnati da una melodia tipica. I burattini di stoffa di Zhangzhou usano la musica dell’Opera di Pechino e, a parte le ombre cinesi di Tangshan, anche gli spettacoli di marionette di altre località ricorrono alla musica delle opere locali. Soltanto le marionette di Quanzhou vantano una propria melodia. Un artista maturo non deve soltanto saper azionare bene i fili, ma anche disporre di una bella voce, ossia deve essere una buon cantante e un buon attore. Nella veste di opera teatrale, il canto che accompagna gli spettacoli di marionette di Quanzhou ha toni alti e squillanti, come l’Opera Bangzi dello Hebei e l’Opera Qinqiang dello Shaanxi. Del repertorio fanno parte 700-800 titoli, ma solo 300-400 dispongono di testi scritti.

Tramandatesi per oltre mille anni, le marionette di Quanzhou vantano un ricco repertorio tradizionale imperniato su storie di imperatori e di ministri. Strettamente legate alle attività folcloristiche di Quanzhou, nel periodo di massimo splendore, le compagnie di marionette locali arrivarono a superare il centinaio. Negli anni sessanta del secolo scorso, la Compagnia di Marionette della città di Quanzhou ha effettuato un tournée a livello nazionale, registrando sempre il tutto esaurito nonostante i biglietti costassero due-tre volte quelli del cinema: 2-3 centesimi di yuan contro 1 centesimo. Negli ultimi anni, la compagnia ha rappresentato spettacoli di nuovo tipo, come “Marco Polo” e “La ragazza di Loulan”, ricorrendo a strumenti multimediali e, pur preservando le melodie tradizionali, ha introdotto il liuto “pipa”, il salterio “yangqin” e persino strumenti occidentali come la chitarra, creando arie del tutto nuove sulla base della melodia di base. In questo processo, l’essenza degli spettacoli di marionette di Quanzhou si è preservata: dalla testa delle marionette tradizionali emergono ancora tracce di Budda e di Guanyin, in rappresentanza della secolare cultura tradizionale locale.

Con alle spalle decenni di sincero impegno individuale e una tecnica raffinata, gli artisti di Quanzhou continuano a dare percezione, vita e sentimento alle marionette inanimate, conquistando con la loro bravura il pubblico cinese e straniero. Azionandone i fili tra le dita, essi dialogano con dolcezza con le loro creature, permettendo la trasmissione di generazione in generazione di questo straordinario patrimonio culturale.


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