Andrea De Pascale e Isabella Yang: come trascorriamo il capodanno cinese nello Shaanxi
Chi siamo
“Ciao a tutti! Vi racconto brevemente chi sono. Mi chiamo Andrea e vengo da Napoli. Dopo aver studiato cinese all’università mi sono trasferito in Cina, dove lavoro e vivo dall’estate del 2017. Negli anni dell’università ho conosciuto la mia attuale fidanzata, Isabella Yang. Adesso viviamo entrambi a Pechino. Grazie a lei, ho potuto vivere la bellissima esperienza di trascorrere la Festa di Primavera in compagnia di una famiglia cinese. Dal nostro arrivo qui in Cina, infatti, ogni anno raggiungiamo Xianyang, la città in cui è cresciuta, e trascorriamo assieme ai suoi genitori, a sua nonna, ai suoi zii e ai suoi cugini questo importante periodo dell’anno. Per me è stata un’esperienza davvero intensa che, oltre a permettermi di conoscere la famiglia della mia fidanzata, mi ha anche consentito di scoprire come una famiglia cinese vive quella che è forse la festività più importante per il Paese”.
Il capodanno cinese a Xianyang
“Ricordo perfettamente del primo capodanno cinese trascorso a Xianyang. All’aeroporto vennero a prenderci i genitori di Isabella, ero molto emozionato. Dopo vari anni di fidanzamento era la prima volta che li incontravo. Prima di allora avevo sentito la loro voce soltanto al telefono e visto i loro volti su alcune fotografie sbiadite di un paio di decenni addietro. Quell’emozione che provavo forte dentro avrebbe potuto prendere direzioni diverse. Fortunatamente i genitori di Isabella mi trasmisero subito tanta serenità e ci trovammo fin da subito in grande sintonia, tant’è che quando dovemmo poi lasciare la città per rientrare a Pechino provammo tutti un grande dispiacere”.
“Arrivammo con qualche giorno d’anticipo rispetto alla vigilia del capodanno cinese. Dopo aver sistemato i bagagli e consegnato dei doni che avevamo portato con noi (principalmente specialità culinarie della capitale cinese e del buon vino italiano), siamo andati a conoscere gli altri parenti. Con la nonna instaurai subito un buon rapporto e ne fui felice. Anche se siamo distanti, di tanto in tanto, mi invia foto o articoli su WeChat e ci teniamo in contatto. La prima volta che la incontrai mi colpì molto la sua eleganza e il carattere tipico di una persona retta da saldi valori e principi. I primi giorni li trascorremmo un po’ con la famiglia e un po’ in giro per Xi’an. Ebbi modo di innamorarmi giorno dopo giorno di quella che anticamente veniva chiamata Chang’an (pace perpetua) e che fu capitale imperiale nel corso di 13 dinastie. Mano a mano mi trovai a visitare posti che fino a quel momento avevo soltanto immaginato sui libri di storia: l’esercito di terracotta, la grande Pagoda dell’oca selvatica, le mura di cinta risalenti alla dinastia Ming… e anche ad assaggiare tutte le squisitezze locali, primo fra tutti il famosissimo Roujiamo, il piccolo panino farcito di carne in grado di far sublimare le papille gustative di chiunque decida di addentarlo. Poi arrivò la vigilia di capodanno, e i genitori di Isabella, entrambi ottimi cuochi, prepararono una cena ricca e variegata, in cui ovviamente non poteva mancare anche una portata di pesce, pietanza considerata propizia e di buon auspicio per il nuovo anno. Sullo sfondo l’immancabile Gala di capodanno, che tiene compagnia in attesa della mezzanotte tra partite di mah-jong e giochi di carte. Scoccate le ventiquattro, come da tradizione, sotto con i jiaozi, i ravioli cinesi che riempiono le tavole cinesi nel momento che segna il passaggio dal vecchio al nuovo anno lunare. Nei giorni successivi, ho avuto modo di provare tanti piatti della cucina dello Shaanxi, dalla yangrou paomo, la zuppa di agnello con al suo interno pezzettini di focaccia, alla rouwan hulatang, il brodo pepato con polpettine di carne”.
Isabella: “Durante il capodanno cinese nella mia città ho cercato di far conoscere ad Andrea tutte le specialità culinarie della mia provincia e di fargli visitare i luoghi di interesse storico più importanti di Xi’an. Andrea è una persona che si abitua facilmente alle situazioni nuove e accoglie con entusiasmo gli elementi di culture diverse. Non è stato difficile farlo ambientare all’interno della mia famiglia. Ho anche scoperto che ama particolarmente la tradizione culinaria del nord-ovest”.
Feste italiane e cinesi a confronto
Per certi versi, il capodanno cinese ricorda il nostro Natale: un’occasione per stare in famiglia, riunirsi, trascorrere del tempo insieme, condividere momenti di gioia e fare un bilancio dell’anno appena terminato.