Due Paesi che si ammirano
C’è chi dice che lo sviluppo della Cina ha cambiato il mondo, io vorrei invece dire che lo sviluppo della Cina ha portato ricchezza al mondo. Continueremo sempre ad aprirci verso l’esterno, a cercare la cooperazione anche in presenza di concorrenza, a cercare e pianificare uno sviluppo mutualmente vantaggioso. In futuro la Cina e l’Italia, continueranno a tutelare il multilateralismo e il libero commercio.
Sono molto onorato di entrare in carica in qualità di quattordicesimo Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese nella Repubblica Italiana. In questa importante missione continuerò sulle orme del grande lavoro svolto dal mio predecessore, agendo da ponte di amicizia tra Cina e Italia e da promotore della cooperazione.
Sono giunto in Italia portando con me l’amicizia del popolo cinese nei confronti di quello italiano. “I rapporti tra Paesi si basano sulla vicinanza tra i loro popoli, la vicinanza tra i popoli si basa sulla vicinanza tra cuori”, Cina e Italia sono due grandi Paesi antichi, culle della civiltà orientale e occidentale, che vantano una storia millenaria. Dall’antica Via della Seta che collegava l’allora Chang’an all’antica Roma, passando per i viaggi in oriente di Marco Polo, le differenze linguistiche e culturali e le enormi distanze geografiche non hanno mai ostacolato gli incontri amichevoli tra i nostri popoli. Il mutuo rispetto e un trattamento egualitario ha fatto sì che i nostri Paesi si attraessero sempre a vicenda e sviluppassero profonda ammirazione reciproca. Ad oggi, ogni giorno ci sono migliaia di persone che si spostano da un Paese all’altro e l’anno prossimo, con le attività connesse all’Anno della Cultura e del Turismo tra Cina e Italia, ci aspettiamo un numero incredibile di Marco Polo moderni, pronti a scrivere i prossimi capitoli nella storia degli incontri amichevoli tra Cina e Italia.
Sono giunto qui facendo mia la responsabilità di promuovere la cooperazione pragmatica tra Cina e Italia. Nel marzo scorso, durante la visita di Stato del presidente Xi Jinping in Italia, i due Paesi hanno siglato il “Memorandum di Intesa per la costruzione del Belt and Road”, iniettando nuova linfa vitale per lo sviluppo dei rapporti bilaterali tra Cina e Italia. Il Belt and Road è un’iniziativa a lungo termine che porta benessere ai popoli. Ad oggi la cooperazione tra Cina e Italia sull’iniziativa Belt and Road sta entrando in fase di attuazione e porterà ai primi risultati. Sono fiducioso che i nostri due Paesi continueranno a rispettare i principi di negoziato congiunto, costruzione comune e condivisione, nonché ad attenersi ai concetti di ecologia e trasparenza, rispettando i più alti standard, le richieste delle popolazioni e gli obiettivi di sviluppo sostenibile; in questo modo tutti i progetti di cooperazione raggiungeranno senz’altro il pieno successo.
Sono giunto in Italia fiducioso di poter migliorare ulteriormente il partenariato strategico globale tra Cina e Italia. I nostri presidenti hanno effettuato entrambi visite di Stato nell’altro Paese e due Primi ministri italiani hanno rispettivamente preso parte alla prima e alla seconda edizione del Belt and Road Forum sulla Cooperazione Internazionale. Ad oggi la Cina è il maggiore partner commerciale dell’Italia in Asia e il secondo grande Paese di provenienza degli investimenti; i rapporti bilaterali si trovano in un momento storico fortemente positivo. Per la durata della mia missione in Italia mi impegnerò per implementare al meglio, con l’aiuto di tutte le parti interessate, le intese raggiunte dai nostri leader, per stringere ancor più il legame di cooperazione tra i nostri Paesi e rinforzare ulteriormente le basi solide e durature dei rapporti bilaterali. Faremo in modo di trarre il massimo dall’occasione del cinquantenario dei rapporti bilaterali che celebreremo l’anno prossimo, per far progredire ulteriormente di livello la cooperazione sino-italiana.
La Cina è un Paese con una civiltà antichissima, che sta ora realizzando un grande rinnovamento. Quest’anno si celebra il 70esimo anniversario dalla fondazione della Repubblica Popolare Cinese. L’impegno ininterrotto del popolo cinese e la sua capacità di lottare contro le avversità hanno permesso alla Cina di divenire oggi la seconda economia mondiale e di contribuire, ormai da diversi anni, per il 30% alla crescita economica mondiale. Il Partito Comunista Cinese sta guidando il popolo cinese verso la creazione, che si completerà nel 2020, di una società con un livello moderato di benessere diffuso che permetterà alla Cina di diventare, entro la metà del secolo, una potenza moderna, socialista, ricca, democratica, civile, armoniosa e bella. C’è chi dice che lo sviluppo della Cina ha cambiato il mondo, io vorrei invece dire che lo sviluppo della Cina ha portato ricchezza al mondo. La Cina non rappresenta solo un enorme mercato, ma ha anche coraggiosamente abbracciato le proprie responsabilità a livello internazionale. La Cina continuerà sempre ad aprirsi verso l’esterno, a sostenere la ricerca della cooperazione anche in presenza di concorrenza, e la cooperazione a cercare e pianificare uno sviluppo mutualmente vantaggioso. In futuro la Cina, insieme alla comunità internazionale e all’Italia, continuerà a tutelare il multilateralismo e il libero commercio ed a lavorare per la creazione di un destino comune per tutta l’umanità.
Roma d’estate è più bella che mai e il vostro calore qui stasera mi scalda il cuore. In qualità di nuovo ambasciatore cinese in Italia, i due caratteri cinesi che utilizzo di più sono “Zhong” e “Yi”, i caratteri che abbreviamo, rispettivamente, Cina e Italia e che insieme significato “sino-italiano”. Usandoli così tante volte, mi sono accorto che questi due stessi caratteri possono avere un’altra accezione in cinese, possono infatti anche essere letti come l’abbreviazione di un augurio: “che le cose vadano come il cuore desidera”. Tutti voi oggi qui riuniti siete i sostenitori e i testimoni dei rapporti tra Cina e Italia. Il mio augurio per tutti noi è dunque che lavoriamo di concerto per sviluppare ancora l’amicizia bilaterale, per il bene dei nostri popoli e che nel farlo il nostro lavoro possa essere “zhòngyi”, quindi senza ostacoli e come i nostri cuori desiderano.
L'autore è l’Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia.
Il testo qui pubblicato riporta il saluto dell’Ambasciatore al primo ricevimento per le autorità italiane, con la partecipazione della Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, tenutosi presso l’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia, a Roma il 5 luglio u.s.